Silvia Noferi e Arianna Xekalos (M5S Firenze): Prossima puntata della soap opera sulle note spese di Renzi e Nardella presso il TAR a febbraio

Sempre più senza ritegno l’Amministrazione Comunale di Firenze, dopo l’iniziale richiesta del 15 ottobre in cui chiedevamo le note spese di Nardella e Renzi e relative fotocopie delle fatture, a cui sono seguite lettere di chiarimenti, precisazioni, diffide, notifiche a mezzo ufficiale giudiziario, rimandi e pretesti vari, oggi, bontà loro, ci consegnano una busta.
Contenuto: le stampe di quanto pubblicato on line sulla rete civica – sottolineano le consigliere del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi ed Arianna Xekalos – è un elenco generico e cumulativo delle spese per gli anni precedenti, oltre a tutte le fotocopie della corrispondenza intercorsa fra il nostro gruppo consiliare e il direttore generale (evidentemente pensano che buttiamo via le lettere protocollate).
A parte la sonora presa per i fondelli che si associa a quella del consigliere Grassi, ci domandiamo fin dove e per quanto ancora credono di poter prendere in giro i cittadini?
Cosa credono di dimostrare con questa prova di forza e con la violazione netta e continuadell’obbligo di trasparenza a cui sarebbero sottoposti se in questo paese vigesse ancora la democrazia?
Se non avessero nulla da nascondere perché tanta tenacia nell’occultare le copie delle fatture?
Può bastare ai cittadini che la Corte dei Conti abbia deciso di archiviare il caso per non pretendere di vedere chi riceveva i regali, chi andava a Roma, chi partecipava alle cene al ristorante?
Le buste paga dei nostri miseri gettoni di presenza noi del M5S le pubblichiamo regolarmente perché i fiorentini non possono sapere quanto percepiscono i loro Sindaci passati e attuali?
Nelle chiacchiere sono bravissimi ma si contraddicono nei fatti negando ripetutamente i documenti che vengono chiesti dai consiglieri o evitando di rispondere alle interrogazioni presentate.
Questi i metodi, queste le logiche del partito meno democratico della storia repubblicana che sta cercando di difendere alle spalle il suo pupillo, l’ex sindaco Matteo Renzi, promosso Presidente del Consiglio senza neanche passare dal voto.
Rimandiamo all’udienza di febbraio 2016 presso il tribunale amministrativo regionale la prossima puntata della soap opera. (s.spa.)