Silvia Noferi e Arianna Xekalos (M5S): Le Cascine emblema del "Quadro armonioso della gestione comunale"

Le nuove scatole cinesi sono made in Florence

Non accettiamo che in ogni occasione venga ribadito che questa amministrazione è trasparente.
Non esiste nulla di più falso, le nostre richieste di accesso agli atti non vengono onorate e molte interrogazioni giacciono senza risposta, a cominciare dagli scontrini del Sindaco Renzi, per il quale abbiamo depositato un ricorso al TAR dopo due mesi di rinvii e rifiuti.
Non ci interessano le notizie riguardo ai mazzi di fiori inviati alla signora Chiavai, rappresentante del Comune nella partecipata Firenze Fiera perché saranno poca cosa, ci interessano e ci preoccupano i rapporti fra i massimi vertici dell’Amministrazione e alcuni personaggi non proprio specchiati.
I segnali sono molti e non si limitano ai soggetti a cui è stato data in gestione la palazzina delle Cascine, ci riferiamo – spiegano le consigliere del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos e Silvia Noferi – alle strane coincidenze che costellano tutte le più grandi operazioni commerciali sul patrimonio immobiliare del Comune.
Ormai fare il consigliere comunale a Firenze equivale a fare l’investigatore privato ed è molto difficile districarsi fra le decine di coincidenze, certo è che il vecchio Teatro Comunale torna sempre in primo piano e non sarà certo un caso.
Districarsi fra le varie società che nascono come funghi, al 99% domiciliate allo stesso indirizzo, che comprendono sempre le stesse persone, che coinvolgono società panamensi, cipriote e del Valdarno, non è facile ma di sicuro qualche dubbio lo pone. 
Dubbi che sorgono soprattutto riguardo “al quadro armonioso della gestione del patrimonio” come sostiene l’assessore Gianassi, che non corrisponde ai fatti, basta guardare i risultati del rilancio del parco delle Cascine, il risultato è la Palazzina dell’Indiano deserta, l’Ippodromo delle Mulina, deserto e abbandonato, l’evento di Flora Firenze un flop totale e la società fallita.
Confidiamo che le procedure per l’assegnazione siano state corrette e che la percentuale degli affittuari sia in minima parte morosi, non abbiamo dubbi a riguardo, gli interrogativi rimangono sulle vendite dei grandi palazzi storici.
Ultima puntata in ordine di tempo, la vendita del Palazzo Gerini. (s.spa.)