Mukki. Grassi (FRS): "Chiediamo che l'Assessore relazioni in Consiglio. Sostegno all'operazione solo se saranno garantiti dipendenti, filiera agroalimentare e stabilimento fiorentino"

"E' stato rispettato il nostro documento approvato all'unanimità dal Consiglio?"

“Dopo le recenti notizie apparse sulla stampa in merito al futuro della Centrale del latte di Firenze abbiamo nelle scorse ore chiesto alla Presidenza del Consiglio comunale e ai Capogruppo del Consiglio comunale di poter far svolgere una comunicazione da parte dell’Assessore Perra nella prossima seduta di mercoledì. A giugno abbiamo scritto e fatto approvare all’unanimità in Consiglio comunale un documento che dettasse alcuni punti inalienabili da seguire nella fase di discussione sulle prospettive: adesso ci chiediamo se è stato rispettato e all'assessore l'onere di dimostrarcelo”.

“La nostra opposizione infatti sarebbe stata netta ad una vendita delle quote dei Comuni della società della Centrale del latte, non ci siamo mai opposti che di concerto con gli altri soci pubblici, si provasse a redigere uno studio di fattibilità che verificasse la possibilità, nell’ottica di rilanciare l’azienda e rafforzare la posizione sul mercato della Mukki, una fusione con un soggetto terzo. Non siamo mai stati infatti contrari ad una riorganizzazione della Centrale del Latte perché è necessario ripensare nel 2015 al ruolo dell’azionista pubblico nella gestione di una società che produce alimenti: se ai tempi di La Pira l’obiettivo era quello di far ripartire i consumi di latte, pericolosamente ridotti durante la guerra, adesso la tutela della filiera corta, della storia di un pezzo di Città, la salvaguardia degli allevamenti naturali del Mugello e delle zone toscane assumono un ruolo predominante che non possiamo negare”.

“Ecco perché, per noi come dimostra l’ordine del giorno che presentammo e fu approvato a giugno scorso, nell’individuare nella stipula di patti parasociali lo strumento per porre come condizioni imprescindibili e non rinunciabili chiedevamo adeguate sinergie aziendali che permettessero alla azienda e all’indotto agroalimentare di sopravvivere nel mercato toscano ed italiano, puntando ad ampliare l’attuale fetta di mercato, ma anche proseguendo i contratti di lavoro attivi attualmente nella società centrale del latte salvaguardando i livelli occupazionali e la sede di lavoro nell’area fiorentina, oltre che tutelando il mantenimento attivo dello stabilimento di Novoli oltre che le adeguate garanzie affinché non sia ridotta in valore assoluto e in valore percentuale la quantità nell’approvvigionamento di quote di latte da produttori aventi sede nella Regione Toscana, e in maniera privilegiata è prevalente siano salvaguardate anche dal punto di vista del corrispettivo economico riconosciuto agli allevatori le aree come quelle del Mugello e della Maremma”. (s.spa.)

Questo il testo della lettera inviata alla Presidenza del Consiglio e ai Capogruppo consiliari:

Alla Presidente del Consiglio comunale Biti
Alla VicePresidente Vicaria del Consiglio comunale Verdi
Al VicePresidente del Consiglio comunale Fratini

e p.c. Ai Capogruppo del Consiglio comunale
All’Assessore alle partecipate Perra

Oggetto: Richiesta comunicazione dell'Assessore Perra come previsto dall'atto 2015/00857

Il sottoscritto Tommaso Grassi, Capogruppo di Firenze riparte a sinistra con Sel, Fas e Prc, chiede ai destinatari della presente di poter acconsentire all’inserimento all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 9 dicembre prossimo una comunicazione da parte dell’Assessore Perra sul tema degli sviluppi del procedimento di riorganizzazione della società partecipata dal Comune, Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, che alla luce delle notizie apprese dalla stampa sembrerebbe aver avuto un via libera degli organi societari della stessa.
La richiesta che avanziamo è peraltro sostenuta dal contenuto dell’ordine del giorno n. 2015/00857 approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 4 giugno u.s. che impegnava il Sindaco e la Giunta ad informare tempestivamente il Consiglio comunale sulle evoluzioni dell’azione proposta e a sottoporre preventivamente ad ampia discussione con i sindacati dei lavoratori e le rappresentanze dei produttori e della filiera il piano di una eventuale fusione prima di addivenire al passaggio formale è previsto dalla legge dai Consigli comunali per l’approvazione degli atti di definizione del valore di cambio delle quote e del piano industriale.
Si rimane a disposizione per ulteriori delucidazioni in merito alla richiesta e si auspica un accoglimento.

Cordiali saluti,
Tommaso Grassi