Ragazzo down cacciato da una partita di pallavolo
“Lo sport deve abbattere le barriere, non si possono accettare situazioni simili. Occorre maggior flessibilità nell’applicazione delle regole in un mondo che deve essere una palestra educativa”. E’ quanto dichiara il consigliere Pd Nicola Armentano, presidente della Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali del Comune di Firenze che commenta così quanto avvenuto sabato scorso durante una partita di pallavolo a Sesto Fiorentino dove giocava la squadra di Orbetello. Matteo, un ragazzo di vent’anni con la sindrome di down e tesserato della Pallavolo Orbetello di cui il padre è allenatore, è stato allontanato dalla panchina dagli arbitri che hanno applicato alla lettera il regolamento che prevede a bordo campo solo un dirigente. Il padre-allenatore, Andrea Bartolini, a fine partita ha protestato contro la decisione ed è stato squalificato per una giornata. “Sport significa inclusione – aggiunge il consigliere Armentano – ed episodi come questi vanno condannati. Chi come me ha vissuto lo sport, e oggi riveste un ruolo che si propone di vincere le diversità, di facilitare l’inclusione piuttosto che creare barriere, che si adopera per portare anche al di fuori dello stesso i valori puri che sono propri dello sport, quanto accaduto fa soltanto dispiacere e rabbia. La triste vicenda che è capitata a Matteo – conclude Armentano – mi porta, allo stesso tempo, ad aumentare ancor di più il mio impegno affinché questo non si ripeta”. (s.spa.)