Stragi di Parigi, l'intervento della consigliera Cristina Scaletti
Questo l'intervento nel consiglio comunale di oggi della consigliera Cristina Scaletti (La Firenze Viva)
"Restiamo umani. Nonostante il sangue, l'orrore, la morte. Restiamo umani, come diceva Vittorio Arrigoni prima di essere ucciso nella striscia di Gaza. Quell'umanità che oggi, all'indomani della tragedia che ha colpito la Francia e i cittadini del mondo intero, è più che mai necessaria. Anche se configge con la pancia, con la rabbia che comprensibilmente anima i cuori o offusca la mente, in questi tempi bui.
Ma l’abbiamo già vista all’opera quella rabbia, quando all'indomani dell'11 settembre 2001 ci portò a bombardare le montagne afgane alla ricerca di Bin Laden e del Mullah Omar e che certo non ha sconfitto l’organizzazione terroristica di Al Qaeda, da cui è poi nato l'Isis (Islamic State of Iraq and Siria). Per questo temo che oggi il bombardamento di Raqqa (città della Siria con 220.000 abitanti, quasi come Firenze) non avrà altra conseguenza se non altri massacri di donne, vecchi e bambini, anche loro vittime innocenti. Quando invece dovremmo cercare e colpire soltanto i mandanti e gli autori dei drammatici attentati di Parigi.
Restare umani significa cercare di capire che dobbiamo coinvolgere l'Islam moderato pretendendo che si schieri al nostro fianco non solo nella denuncia dei fatti di sangue, ma anche nella lotta contro l'assenza dei diritti delle donne nei paesi islamici. Oppure contro l'analfabetismo o ancora contro la mancanza di emancipazione culturale. Senza tutto ciò non sconfiggeremo mai quella disperazione, quel fanatismo e quella violenza.
Restare umani significa capire che colpire stadi e teatri è voler abbattere i luoghi simbolo in cui gli individui crescono e diventano liberi.
Restare umani significa non essere ipocriti invocando la militarizzazione quando non si è fatto niente per disarmare il Medio Oriente. Anzi!
Restare umani significa non confondere un terrorista con un immigrato.
Restare umani significa riconoscerci come esseri umani". (fdr)