Giacomo Trombi (Firenze Riparte a Sinistra) "Giardino di San Jacopino: fra promesse elettorali non mantenute e scarso rispetto per il Consiglio Comunale"

"Capiamo tutte le difficoltà che l'assessore Bettini ha dovuto affrontare, ma fissare un incontro fra tre quattro soggetti non ci sembra un'impresa che richieda 4 mesi"

“Nonostante le ripetute segnalazioni, nonostante il permanere di una situazione che dovrebbe imbarazzare l’amministrazione, nonostante siano passati quasi quattro mesi da quando il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione che avevo presentato con il consigliere Grassi e la consigliera Verdi per provare a risolvere la questione del varco fra il giardino San Jacopino e la Scuola Rossini, nonostante tutto questo, ancora l’assessora Bettini non ha trovato il tempo, la voglia né il modo di fissare un semplice incontro fra le parti interessate per dare seguito alla cosa.

Ma facciamo un po’ di storia: il varco era stato proposto nella primavera del ’13 dall’associazione di cittadini che gestisce il giardino. Fu però solo un anno dopo, proprio a ridosso delle elezioni amministrative 2014, che la proposta fu poi in fretta e furia presa in considerazione, accettata e realizzata. Forse un po’ troppo in fretta: a tutt’oggi infatti il varco non è mai stato aperto perché - molto semplicemente - è stato fatto coi piedi: è piccolo, angusto ed è, di fatto, una barriera architettonica, perché per passarvici bisogna passare da alcuni ripidi gradini.

La vicenda presenta a questo punto tre aspetti molto spiacevoli: anzitutto si sono spesi soldi pubblici per un’opera che fino ad oggi non è mai stata aperta perché fatta male, completamente inutilizzabile, e dunque inutile. Inoltre, il varco garantirebbe alla popolazione del quartiere una via molto più veloce e anche più sicura per accedere alla scuola, rispetto all’attuale percorso, andando ad incidere positivamente sulla vivibilità del quartiere. Infine, a questo punto, c’è anche un atto politico approvato in maniera unanime dal Consiglio Comunale. Un atto cui l’assessora Bettini non ha saputo o voluto dare seguito.

Sappiamo che la città ha tante emergenze, ma fissare un incontro fra tre o quattro soggetti (Comune, eventualmente il Quartiere 1, la scuola Rossini e l’associazione Giardino di San Jacopino) non ci sembra un’impresa titanica, e francamente ci sembra di aver aspettato abbastanza prima di far polemica: a questo punto il ritardo diventa offensivo per il Consiglio Comunale e dunque per la città tutta” conclude Trombi. (s.spa.)