Giornata fiorentina del Papa, Massimo Fratini (Vice presidente Consiglio comunale e membro del Comitato organizzatore): "Francesco si è fatto "fiorentino". Ha voluto essere uno di noi, condividendo luoghi, spirito e mentalità della nostra città"
Il Vice presidente del Consiglio comunale e membro del Comitato organizzatore Massimo Fratini ha ripercorso la visita di Papa Francesco di martedì scorso offrendo alcuni dati importanti sul Convegno ecclesiale.
Insieme alla vice sindaca Giachi, ho avuto l’onore di farparte del comitato organizzatore del V° convegno della chiesaitaliana dal 9 al 13 novembre al cui interno c’è stata la visita del Papa il 10 novembre. Ringrazioil sindaco di avermi dato questa grande e irripetibile opportunità.
Il convegno si è svolto a conclusione di un percorso preparatorio iniziato a maggio 2013, che ha visto tutte le parrocchie d’Italia lavorare sui cinque verbi chiave del convegno: uscire, abitare, annunciare, educare, trasfigurare.
I rappresentanti di tutte le diocesi italiane sono arrivati a Firenze per confrontarsi, discutere ed arrivare a un documento finale che segni la strada e che indichi la rotta per tutti i cristiani d’Italia nei prossimi dieci anni.
L’intervento del Papa all’inizio del convegno ha tracciato il solco dove poter seminare. Ha richiamato i rischi dell’arroccamento e la volontà di aprirsi ai poveri e di sporcarsi le manicon i drammi delle persone.Ha chiesto una chiesa “povera per i poveri” come avrebbe detto don Milani.
Del discorso del Papa mi hanno colpito molto i riferimentifiorentini alla cupola del duomo e allo Spedale degli Innocenti.
Ha cominciato richiamando il giudizio universale dove Gesù non assume i simboli del giudizio ma mostra la sua mano piagata.
Grande il riferimento allo Spedale degli Innocenti dove le mammelasciavano, insieme ai neonati delle medaglie spezzate a metà , con le quali speravano, in tempi migliori, di poter riconoscere i propri figli. Noi – ha detto il Papa – abbiamo l’altra metà delle medaglie dei poveri.Dobbiamo accogliere sempre tutti.
Ho colto in questi tratti la voglia di Francesco di farsi “fiorentino”. Di essere uno di noi, condividendo luoghi, spirito e mentalità della nostra città.
Alconvegno – ha illustrato il vice Presidente PD del Consiglio comunale Massimo Fratini – hanno partecipato 2300 delegati da tutte le città d’Italia, alloggiati in 70 alberghi.
La città è stata coinvolta con tutte le migliori energie possibili:
900 volontari nei quattro giorno del convegno.
400 agenti della polizia municipale.
57.000 persone fra lo stadio Franchi e il Ridolfi.
Polizia, carabinieri, forze dell’ordine, ma soprattutto polizia municipale.
Tanti i dipendenti comunali coinvolti nella gestione dell’evento.
Dalle gestione delle transenne, alla pulizia delle strade, all’informazione in tempo reale.
I cittadini di Firenze hanno raccolto l’appello del sindaco a lasciare le macchine a casa e a servirsi dei mezzi pubblici, Come è avvenuto a settembre 2013 per i mondiali di ciclismo, anche questa volta abbiamo avuto strade sgombre e ottimale gestione dell’ordine pubblico. Bella l’immagine della vice sindaca. Abbiamo avuto una città “Possibile”.
Ho avuto modo di seguire il percorso della papamobilesubito dopo il passaggio del papa. Ho visto le migliaia di persone lungo il percorso. L’entusiasmo di piazza del duomo, la festa dei lungarni, la riflessione di santa croce. Ma quello che mi ha colpito di più è stata la folla immensa e festante di piazza Alberti fino al cavalcavia.E anche dopo il ponte fino allo stadio. Davvero una grande festa di popolo.
La macchina organizzativa ha lavorato benissimo. Senza sbavature. Ha fatto sentire tutti protagonisti.
Persino i responsabili della gendarmeria vaticana ci hanno fatto i complimenti
In questi giorni di convegnoci sono stati eventi veramente importanti e imponenti che rimarranno nel tempo.
Ne ricordo qualcuno più significativo.
Grandi Eventi culturali
750° di dante con la performance di 500 persone che divise in tre gruppi e coinvolgendo carcerati, disabili, bambini, personaggi importanti hanno riprodotto le ambientazioni dell’inferno del purgatorio e del paradiso attraverso un percorso sensoriale fatto non solo di recitazione, ma anche di suoni, di odori.
E poi la mostra a san Lorenzo “E si fece carne”.
La mostra a Palazzo Strozzi su la “Bellezza divina”.
Ma anche il “Principe dei Sogni” nel Salone dei Duecento.
Grandi opere:
Apertura del grandioso museo dell’Opera del Duomo.
La ripulitura del Battistero.
L’inizio della costruzione della cittadella della carità al piazzale delle medaglie d’oro.
Nel corso del convegno sono stati visitati 30 luoghi simbolo che incarnano l’umanesimo cristiano a Firenze.
Ricordo San Miniato al monte, la Badia Fiorentina, la Caritas, la misericordia, la casa circondariale, le basiliche, villa Lorenzi. E poi i grandi personaggi del 900: Dalla Costa, La Pira, don Facibeni, ma anche le grandi aperture a Don Milani e padre Balducci.
Ho parlato con tanti convegnisti. Tutti – conclude il vice Presidente e membro del comitato organizzatore Massimo Fratini – mi hanno riferito di aver ricevuto un’accoglienza fraterna e di aver visto un’organizzazione impeccabile. Tutti entusiasti di Firenze e dei fiorentini.
Firenze al centro dunque. Nel posto che ci compete. (s.spa.)