Stragi di Parigi, l'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale
Questo l'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Francesco Torselli in consiglio comunale
"Dopo l'11 settembre gli USA non sono più stati gli stessi. Dopo il 13 novembre l'Europa, non Parigi, non la Francia, non sarà più la stessa.
Il 13 novembre 2015 sarà ricordato come il giorno in cui quello che per anni anni ci siamo ostinati a considerare un gruppuscolo di psicopatici, ha dichiarato guerra all'Europa per colpire ciò che odia di più al mondo: la civiltà, la libertà, il rispetto per la diversità.
L'Italia, l'Europa, l'Occidente tutto, soffrono di una sindrome difficilmente superabile, ovvero quella che ci porta a credere che basti negare tutto, anche l'evidenza, affinché tutto torni normale. Dire che ci è stata dichiarata guerra, che il terrorismo ha centrato il proprio primo obiettivo, che era quello di portare la guerra sul suolo europeo, non è la visione di una parte ottusa e guerrafondaia, ma una drammatica realtà. E non basterà ignorarla per farla sparire.
E se siamo in guerra, un paese libero e sovrano come il nostro, che ripudia la guerra come strumento di offesa, ma che non si può sottrarre al dovere di difendere le proprie radici, la propria cultura e, da adesso, anche i propri cittadini, ha il dovere di reagire.
E nel reagire vorremmo vedere la comunità musulmana residente in Italia essere al nostro fianco. Essere concorde con noi nel chiedere lo stop all'immigrazione musulmana, o perlomeno a quella proveniente da paesi in cui non si sa chi controlli e gestisca le partenze; accettare, anzi proporre per prima, il controllo dei luoghi religiosi e di cultura islamica presenti nel nostro paese; mostrarci, con la massima trasparenza, da dove arrivano i finanziamenti ai centri islamici e, se questi, arrivano da paesi come l'Arabia Saudita, ad esempio.
Se esiste un Islam moderato, un Islam di pace e che ricerca il dialogo e l'integrazione con noi, sia in prima fila nella guerra contro il fondamentalismo terrorista ed accetti, con tutto il logico rammarico, il fatto che se è vero, come è vero, che non tutti i musulmani sono terroristi è però vero che, oggi, tutti i terroristi sono musulmani. E con questo drammatico dato di fatto anche loro devono fare i conti.
Infine un appello: tra pochi giorni si terrà a Firenze il vertice NATO: ebbene, se la NATO impiegasse contro l'ISIS la metà della potenza militare che ha impiegato, ad esempio, nel 2003 contro Saddam Hussein, il califfato, che non ha aviazione né armi pesanti, avrebbe vita breve.
L'Europa tutta ha il dovere di schierarsi fin da subito, così come ha già fatto la Francia, al fianco dei governi legittimi di Siria, Egitto, Libia, Nigeria, ecc... nella guerra contro la follia terroristica. Equesta guerra, della civiltà contro la barbarie, ha visto fino ad oggi due drammatiche assenze: l'Europa e gli USA.
E scusateci, ma chi si sottrae a combattere e ad annientare chi genera episodi come quello andato in scena a Parigi, non può essere giustificato. Chi si sottrae è complice.
Chiudo la riflessione con il più bello dei ricordi, perché anche in un momento tanto tragico la bellezza emerge dirompente: il sorriso di Valeria Solesin. Sarà quel sorriso fino a ieri sconosciuto a moltissimi di noi che da oggi, a rappresentare l'impegno di tutti a non arrendersi mai e a non chinare mai la testa di fronte a questi animali". (fdr)