Case Popolari, Torselli (FdI-An) e Cellai (FI): "Col nuovo regolamento fatto qualche passo in avanti, ma è decisamente troppo poco"

"Manca un piano complessivo sul futuro dell'edilizia residenziale pubblica e mancano soluzioni per fare fronte alle emergenze improvvise, sempre più frequenti nella società di oggi"

 “Il nuovo regolamento che disciplina i criteri di assegnazione e di gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) è migliorativo rispetto al passato, ma i passi in avanti compiuti sono decisamente insufficienti per poter parlare di svolta seria e definitiva data al problema dell’emergenza abitativa”. A rilasciare queste dichiarazioni sono i capigruppo, rispettivamente, di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e di Forza Italia in consiglio comunale a Firenze, Francesco Torselli e Jacopo Cellai.

“Tra le novità più importanti presenti nel nuovo regolamento - spiegano Torselli e Cellai - vogliamo sottolineare l’apertura continua dei bandi per la richiesta di alloggi popolari 365 giorni all’anno; l’inserimento del criterio di residenza sul territorio da almeno 5 anni per coloro che vogliono accedere alle graduatorie; la volontà di discernere, finalmente, tra coloro che nonostante l’emergenza abitativa e la necessità di garantire un alloggio a sé stessi ed alle proprie famiglie, scelgono la via della legalità, da coloro che optano invece per l’illegalità occupando abusivamente gli alloggi e mancando così di rispetto non soltanto alle istituzioni, ma, in primis, a quei cittadini onesti che attendono per anni nelle graduatorie una casa e che si vedono scavalcati continuamente dai soliti furbetti dell’occupazione abusiva. Su quest’ultimo punto, visto il recente passato, restiamo comunque vigili nella speranza che alle parole seguano anche i fatti: ovviamente auspichiamo che agli occupanti non vengano concesse neppure sanatorie o scorciatoie per regolarizzare le loro situazioni”.

“Purtroppo - concludono Torselli e Cellai - questo nuovo regolamento manca totalmente della parte destinata alla pianificazione della gestione del patrimonio ERP; questo perché questa amministrazione continua a ragionare con gli stereotipi ed i filtri politici di trenta anni fa, senza tenere conto dei mutamenti che la società ha subito negli ultimi 15 anni. Manca infatti tutta la parte relativa alle alienazioni ed alle nuove costruzioni, ovvero al potenziamento del patrimonio ERP del comune, oltre a non tenere neppure conto del fatto che oggi la soglia di confine tra bisognosi e meno bisognosi è quasi del tutto sparita. Oggigiorno infatti è sempre più frequente che anche quelle famiglie abituate a vivere al di sopra della soglia di povertà, improvvisamente si ritrovino in mezzo ad una strada: ecco perché avevamo chiesto di prevedere una riserva consistente di alloggi da destinare alle cosiddette emergenze improvvise e non pianificate. Proposta respinta, poiché la sinistra continua a pensare che l’unica strada per risolvere le situazioni emergenziali sia quella di passare attraverso i lunghi e tortuosi percorsi assistenziali dei servizi sociali. Ma a chi finisce improvvisamente sotto un ponte, serve una risposta immediata, non la solita lungaggine burocratica all’italiana”. (fdr)