Unity in diversity, Okello Kelo Sam: "Riempire le menti con la conoscenza"

Il fondatore di Hope North si occupa, dal 1998, di educare gli ex bambini soldato in Uganda

“Secoli di coesistenza si sono trasformati in odio”. Lo ha sottolineato il professor Albero Melloni (presidente Unesco per il pluralismo religioso e la pace) nella sua relazione, questa mattina, al forum ‘Unity in diversity’, dal titolo ‘Analfabetismo religioso come incubatore di violenza’.
“Nei secoli passati, ad esempio - ha ricordato - ci sono chiese cristiane che sono sopravvissute solo perché fuse in un ambiente islamico, come ad esempio per la Chiesa di Siria. Ma adesso, invece, tutto ciò è a rischio”.
“Occorre dunque guardare con un occhio molto chiaro - ha aggiunto - allo sforzo portato avanti in alcune parti del mondo, anche in molte città, e a quelle persone che sono capaci di scoprire, anche in modo simbolico, la possibilità di amicizia tra coloro che appartengono a religioni diverse”.
Okello Kelo Sam, fondatore nel 1998 di Hope North (http://hopenorth.org/), ha invece lanciato un appello: “Dobbiamo riempire il vuoto di istruzione, dobbiamo riempire le menti con la conoscenza e i valori positivi che possono a loro volta promuovere la pace. Dobbiamo mobilitare le risorse di tutto il mondo, sia le risorse formali”.
Hope North è stata fondata nel 1998 proprio Okello e il suo obiettivo è quello di educare e curare le giovani vittime della guerra civile in Uganda, tra gli orfani e gli ex bambini soldato, consentendo loro di diventare voci per la pace e lo sviluppo. Con Hope North Okello (che è stato un bambino soldato) ha realizzato una scuola secondaria accreditata in un campus di 40 acri, con un centro internazionale di arti e per la formazione professionalen e una fattoria, nel quale lavorano 26 educatori.
“Nel promuovere l’istruzione in tutto il mondo - ha proseguito - inrealtà dobbiamo promuovere l’istruzione formale e informale e questo è essenziale per dare forma a individui che sono intelligenti sia da un punto di vista intellettuale che emotivo”. “L’istruzione oltre a promuovere il successo accademico - ha concluso Okello - deve riuscire a promuovere e fare appello a quella virtù umana che dà valore alla vita e alla cultura. (fn-fp)