Unity in Diversity, il dialogo interculturale al centro dell'ultima giornata del forum che si concluderà con la presentazione della Carta di Firenze

Il dialogo interculturale come strategia per mantenere la pace e l'unità del mondo e strumento di prevenzione dei conflitti nel contesto della globalizzazione e dell’attuale clima politico internazionale. Sarà questo il filo conduttore della quarta e ultima giornata del Forum internazionale ‘Unity in Diversity’ in corso a Firenze.
La sessione di domani sarà moderata dal caporedattore di Le Monde Africa Serge Michel. Tra gli interventi in programma quelli dei premi Nobel Abdessattar Ben Moussa, presidente della Lega tunisina dei diritti umani, e Wole Soyinka. A seguire Sam Okello di Hope North Organization per un contributo sul tema dell’educazione e sostegno alle vittime della guerra civile in Uganda e sul loro ruolo di voci per la pace; l’intervento di Alberto Melloni di Unesco per il panel “Analfabetismo religioso come incubatore di violenza”; il panel sull’educazione interculturale con gli studenti della NYU Florence e il contributo della Fondazione Del Bianco. La giornata si concluderà con il confronto tra il cardinal Betori, l’imam di Firenze Izzedin Elzir e il rabbino Joseph Levi su “Dialogo interreligioso: progetto per una nuova scuola” e con la presentazione della Carta di Firenze firmata da tutti i sindaci partecipanti. (sc)