Torselli (FdI-An): "Perché gli atti del Comune vengono negati ai consiglieri ma finiscono sui giornali?"

"Siamo costretti a rilevare che in questa amministrazione vi è un forte difetto di trasparenza e che i consiglieri non vengono trattati tutti alla stessa maniera; denunceremo questi comportamenti a chi di dovere"

“Dispiace davvero arrivare a certe conclusioni, ma siamo costretti a rilevare che all’interno del Comune di Firenze vi è un forte difetto di trasparenza e a questo punto ci sentiamo in dovere di rivolgersi agli organi competenti per denunciare questo che per noi è un problema estremamente grave”. Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in consiglio comunale.

“Prima la polemica sugli scontrini relativi alle spese di rappresentanza - spiega Torselli - poi le nostre interrogazioni alle quali sindaco ed assessori o non rispondono nei tempi dovuti, o forniscono risposte che non sono risposte, ma piuttosto velate prese di giro, non rendendosi neppure conto che facendo in questo modo non offendono soltanto noi consiglieri, ma anche tutti quei cittadini che vorrebbero riceverle eccome certe risposte. Adesso, con quanto accaduto attorno alla lettera inviata dall’UNESCO al Comune di Firenze, abbiamo toccato il fondo, tanto che se finora avevamo denunciato questa mancanza di trasparenza nelle opportune sedi interne al Consiglio Comunale, adesso abbiamo deciso di portare la denuncia fuori da Palazzo Vecchio”.

“Da due settimane - racconta ancora il capogruppo di Fratelli d’Italia - molti consiglieri avevano chiesto agli uffici del comune di ricevere copia della lettera inviata da UNESCO al Comune di Firenze esercitando, sia ben chiaro, un diritto che ci viene riconosciuto dalla legge. Fino a lunedì scorso nessuna risposta, salvo poi apprendere nel corso dell’ultimo consiglio comunale che qualche collega aveva ricevuto questa lettera, mentre altri, tra i quali il sottoscritto, no. Ma la vera umiliazione è arrivata oggi, quando il testo della lettera è riportato bello chiaro su un noto quotidiano cittadino. E questo è inaccettabile”.

“Pretendiamo - conclude Torselli - di sapere per quali motivi i giornali ricevono gli atti del comune prima dei consiglieri comunali che ne fanno richiesta. E le risposte possono essere soltanto due: o dagli uffici trapelano all’esterno i documenti che dovrebbero essere riservati, oppure si discriminano alcune parti politiche rispetto ad altre nel trattamento. Entrambi i casi sarebbero estremamente gravi e per questo abbiamo deciso di non limitarci a presentare la solita, educata, protesta interna agli organi del consiglio, visto che questi, evidentemente, non sono in grado di garantirci”. (fdr)