Unity in diversity, domani al via l'evento nell'anniversario di La Pira

Ci sarà anche la principessa Haya Bint Al Hussein di Giordania, ambasciatrice di pace dell'Onu

 Si apre domani, 5 novembre, anniversario della morte di Giorgio La Pira, l'evento Unity in diversity, voluto dal primo cittadino Dario Nardella proprio a sessant'anni dalla conferenza organizzata nel 1955, nel pieno della Guerra Fredda, dall'ex sindaco 'santo', primo esempio di “Glocal forum” al mondo.
Fino all'8 novembre saranno a Firenze 80 sindaci da 60 Paesi del mondo, soprattutto da zone di guerra, da Herat in Afghanistan a Nazareth, da Kobane in Siria a Baghdad, da Tunisi a Mogadiscio a Juba, da municipalità della Palestina a quelle degli stati balcanici, per confrontarsi sui temi della pace, della cultura, della fratellanza tra popoli. Assieme a loro interverranno premi nobel e personalità internazionali, tra le quali anche principessa Haya Bint Al Hussein di Giordania, ambasciatrice di pace dell'Onu e moglie del primo ministro degli Emirati Arabi.
Se con La Pira c'erano muri anche fisici da abbattere, oggi le nuove emergenze si chiamano migrazioni, estremismo religioso, crisi economiche, nuovi populismi e derive xenofobe. Il forum parte da qui e sarà incentrato sul ruolo che possono assumere le amministrazioni locali nella promozione del dialogo e della comprensione tra culture, religioni ed etnie diverse. In un periodo come quello attuale, caratterizzato da grandi migrazioni transazionali e da forti tensioni in molteplici aree, i comuni si trovano in prima linea nella gestione delle emergenze derivanti dai conflitti.
Ad affrontare questi complessi temi e a delineare una ‘diplomazia delle città’ per definire una comune strategia per la pace si riuniranno non solo i sindaci ma anche premi nobel (tra cui il Quartetto di Tunisi, Shirin Ebadi, Tawakkol Karman, Wole Soyinka), e tanti protagonisti del mondo del giornalismo, della cultura, della finanza, della scienza. Tra i presenti all’evento anche l’attore Tim Robbins, che parlerà del suo progetto di teatro in carcere, il curatore d’arte e drammaturgo nigeriano Awam Amkpa, Peter Madonia, direttore generale della Fondazione Rockefeller, il sottosegretario agli esteri Mario Giro, Laurens Jolles (referente dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati per il Sud Europa), e Frank La Rue, direttore del Robert Kennedy for justice and Human Rights Europe. Sarà presente anche Giovanni Puglisi, presidente per l’Italia dell’Unesco, che sarà il curatore insieme a Nardella di una ‘Carta di Firenze’ a difesa dell’arte. Tra i giornalisti presenti anche Lucia Annunziata, Mario Orfeo e Serge Michel (Le Monde).
Il forum è stato organizzato in sessioni tematiche. Particolare attenzione verrà rivolta alle politiche che sono già state messe in pratica in specifiche realtà che abbiano prodotto dei risultati concreti affinché possano essere trovate delle modalità operative all’interno delle migliori pratiche da applicarsi eventualmente in altre situazioni di conflitto. La Conferenza inoltre darà ai sindaci partecipanti la possibilità di avere un momento di incontro e dialogo tra soggetti provenienti, in alcuni casi, da contesti geograficamente e culturalmente molto distanti tra loro se non addirittura in conflitto, facendo di Firenze, e della sua vocazione di città della pace, ancora una volta la sede internazionale di un dialogo tra le diversità. Durante il convegno verranno anche illustrati alcuni progetti di cooperazione internazionale per la promozione e la salvaguardia del patrimonio storico-culturale intrapresi dalle amministrazioni comunali che, nel caso del Comune di Firenze, riguardano in particolare le iniziative nelle città di Erbil ed Herat in Iraq nelle quali sono in corso dei progetti di cooperazione internazionale aventi come capo fila proprio l'amministrazione.
Tra gli eventi collaterali di Unity in diversity il premio Galileo 2000 (al teatro della Pergola il 6 novembre); il bando promosso dall’Istituto Sangalli per una ricerca relativa a “Città e religioni. Passato e presente per una convivenza pacifica”; e la mostra ‘Il mondo, l’uomo, il mare’ nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, curata da Sergio Risaliti in collaborazione con la Fondazione Boetti. Altro evento la campagna “United in Diversity”: dai manifesti in città alle proiezioni nella Sala d’Arme, 10 tra i più acclamati fotografi contemporanei vincitori del World Press Photo Award - Chriss Aghana Nwobu, Paolo Woods/RIVERBOOM, Rocco Rorandelli, Michele Borzoni, Pietro Paolini, Simone Donati - TERRAPROJECT, Chriss Aghana Nwobu and Gabriele Micalizzi, Arianna Arcara, Alessandro Sala, Luca Santese, Alessio Romenzi - CESURA, mostreranno una speciale anteprima dei loro attuali lavori in giro per il mondo.
Unity in diversity è realizzato con il contributo di Camera di commercio di Firenze e le sponsorizzazioni di Corporacion America Italia S.pA., Banca Monte Paschi di Siena S.p.A, Gerist Srl, Enic Meetings & Events Srl, Eventi Srl, Interpreti di conferenza di Nogara Nordio e Soci s.s.