Unesco, l'assessore Gianassi: "Nessuna censura ma solo una richiesta di informazioni che stiamo fornendo"

Il 14 novembre la maratona dell'ascolto sul nuovo Piano di gestione che poi sarà approvato dalla giunta comunale

"Non c'è stata nessuna censura nè tantomeno Firenze viene inserita nella lista dei siti in pericolo, ma soltanto la richiesta di informazioni da parte di Unesco su alcuni progetti. Informazioni che stiamo raccogliendo per poi inviarle, come assicurato dal sindaco Nardella".
È quanto precisa l'assessore Federico Gianassi rispondendo oggi in consiglio comunale ad una domanda di attualità in merito alla tutela del centro Unesco.
"Nelle ultime settimane abbiamo assistito a polemiche sia in merito a presunte critiche che sarebbero state mosse al Comune per quanto riguarda la gestione dell'area Unesco della città sia per la richiesta da parte di alcuni consiglieri comunali di poter accedere agli atti per avere la comunicazione inviata dall'organizzazione. Su quest'ultimo rilievo – premette l'assessore – voglio precisare che, come previsto dalle legge 241 del 1990 sull'accesso agli atti, gli uffici invieranno ai consiglieri che ne hanno fatto richiesto la copia della documentazione entro i 30 giorni stabiliti dalla normativa".
Entrando nel merito, l'assessore traccia una breve cronistoria della vicenda."Icomos, che è una organizzazione non governativa che ha lo scopo di promuovere le teorie e le tecniche di conservazione, fornisce abitualmente a Unesco valutazioni per la candidatura dei siti e così come segnalazioni e controlli in relazione ai siti già tutelati da Unesco. In particolare Icomos ha ricevuto lettere in cui alcuni cittadini fiorentini esprimevano dubbi in merito alla realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, al sottoattraversamento della Tav e all'alienazione di alcuni beni pubblici non solo di proprietà comunale presenti nell'area Unesco. In queste lettere si suggeriva inoltre di inserire Firenze nei siti Unesco in pericolo, inserimento che non è avvenuto" sottolinea l'assessore Gianassi. Ma visto che è arrivata una segnalazione a Unesco, Icomos dopo aver esaminato il piano di gestione dell'area tutelata ha avanzato alcune richieste di informazione. "Si tratta di un atto doveroso e corretto – precisa l'assessore – che è stato inviato ad Unesco, che a sua volta lo ha trasmesso al Ministero dei Beni culturali, visto che ci sono opere di competenza nazionale e infine, nel mese di giugno, il ministero l’ha inviato al Comune per i temi di sua competenza. Il sindaco Nardella a luglio ha risposto a questa richiesta prendendo atto della nota e confermando la piena collaborazione tra gli uffici comunali, Ministero della Beni Culturali, Unesco e Icomos garantendo l'invio di tutte le informazioni".
"Alla luce di questo – ribadisce l'assessore Gianassi – appare evidente che non c'è nessuna censura da parte di Unesco né Firenze è stata inserita nell'elenco dei siti in pericolo come peraltro ha ben sottolineato Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, che nei giorni in cui divampava la polemica ha dichiarato che 'non c'è nessuna ipotesi di declassamento delle città di Firenze all'interno dei siti patrimonio dell'Unesco'. Parole chiare che non lasciano spazio a dubbi o illazioni di sorta".
"Ovviamente l'Amministrazione sta fornendo e continuerà a fornire le informazioni richieste quando saranno disponibili, visto che alcuni progetti non sono ancora completati. Il Comune continuerà nel suo impegno per fare di Firenze un centro virtuoso tra i siti Unesco, impegno che si sostanzia non soltanto nella proficua collaborazione con Icomos e Unesco, ma anche, per esempio, nella nuova regolamentazione sui minimarket e la vendita di alcol". Infine, l'assessore Gianassi ha annunciato per il 14 novembre la maratona dell'ascolto sul Piano di gestione dell'area Unesco "per condividere con i cittadini le scelte del prossimo piano che porteremo in approvazione in giunta tra dicembre e gennaio".
(mf)