Frederick Hartt, cittadino onorario di Firenze. Commemorazione sabato 31 ottobre al Cimitero delle Porte Sante

La TAA–Tuscan American Association e il Comune di Firenze ricorderanno il Monumets Man al cimitero delle Porte Sante alla presenza delle autorità, parteciperà la presidente della commissione cultura Maria Federica Giuliani

Nell’anniversario della morte 31 ottobre 1991 dello storico dell’arte Frederick Hartt, la presidente della Commissione cultura di Palazzo Vecchio Maria Federica Giuliani si recherà sabato 31 ottobre alle ore 9.30 al cimitero delle Porte Sante per deporre una corona sulla sua tomba.
“Frederick Hartt è cittadino onorario di Firenze – ricorda la presidente Giuliani – e dobbiamo a lui il salvataggio di molte nostre opere d’arte alla fine della guerra”.
L’iniziativa è promossa dalla TAA – Tuscan American Association in collaborazione con il Comune di Firenze.
Nato a Boston, Hartt frequentò la Columbia University e la New York University laureandosi in storia dell’arte. Per tale ragione quando fu arruolato dall’esercito americano per la seconda guerra mondiale fu scelto, da tenente, a svolgere il ruolo di “monuments man”. Si erano costituiti presso l’esercito americano reparti militari col compito di preservare le opere d’arte che si trovavano nei territori che via via venivano riconquistati. Hartt risalì dal sud arrivando in Toscana servendosi di una famosa jeep soprannominata Lucky 13. Lo storico dell’arte scoprì a Montegufoni, a Torre Cona ed in altri depositi i luoghi dove molte opere d’arte erano state portate per salvarle dai bombardamenti possibili su Firenze. Giunto in città fu presente al momento della distruzione dei ponti. Conquistata la città si insediò in Palazzo Medici Riccardi, allora sede del Comitato di Liberazione Nazionale provinciale da dove, aiutato dai funzionari italiani (Poggi e Procacci), svolse il compito di fare consolidare le opere architettoniche pericolantie raccogliere le pitture e le statue sparse per la Toscana per ricollocarle nei musei di provenienza. La parte più importante delle pitture però era stata collocata, per ordine dei tedeschi, su un convoglio ferroviario e portate in Alto Adige dove si fermò per abbandono da parte degli sconfitti. Hartt si adoperò per il recupero e il convoglio e fu riportato a Firenze nell’estate del 1947 e riconsegnato al popolo fiorentino in piazza della Signoria nel corso di una grande cerimonia, presente il Sindaco Gaetano Pieraccini. Terminati i suoi compiti Hartt rimase in contatto con Firenze dove si tratteneva per lunghi periodi di studio e divenne specialista per le opere di Michelangelo. Fu nominato cittadino onorario della città e espresse il desiderio di essere sepolto a Firenze. Morì a Washington il 31 ottobre 1991. Un servizio funebre in sua memoria fu celebrato nella chiesa di San Miniato al Monte, a Firenze, il 5 marzo del 1993. Le sue ceneri si trovano nel cimitero delle Porte Sante dove fu deposto col lutto dei maggiori studiosi di storia dell’arte. (s.spa.)