Stasera chiusura campagna referendaria per abrogare la L.T.R. 28 / 2015 a cura del Comitato Promotore. Miriam Amato (Gruppo Misto) alle ore 21 sarà alla sala dei Marmi al parterre in p.za della Libertà

“La sostenibilità del servizio sanitario nazionale si ottiene con efficaci politiche sanitarie basate sulla prevenzione, il rafforzamento dei servizi territoriali, l’integrazione socio-sanitaria e la lotta agli sprechi – sottolinea Amato – non da tagli lineari e con il ricorso al settore privato”.
“La riforma del servizio sanitario toscano, introdotta dalla L.T.R. 28/2015, è stata scritta senza un dibattito approfondito, senza una vasta consultazione, come era avvenuto in precedenza per riforme analoghe, ne tantomeno con il necessario coinvolgimento dei Comuni, delle comunità locali e degli operatori sanitari – dichiara la consigliera Amato del Gruppo Misto aderente ad Alternativa Libera e prosegue – l’idea alla base della riforma è che riducendo il numero delle ASL e concentrando in poche mani i livelli di programmazione, direzione e gestione si ottengano risparmi economici, miglioramenti dell’efficienza e della qualità dei servizi. Nonostante le esperienze nazionali e internazionali dimostrano il contrario, infatti, le macrofusioni organizzative in sanità fanno aumentare i costi e riducono l’efficienza e la qualità dei servizi.
Come noto la Regione Toscana ha deciso con la Legge 28/15, tra altre cose, anche che le ASL si riducono da 12 a 3 corrispondente una ad ogni Area Vasta; lasciando inalterate le Aziende Ospedaliere Universitarie di Firenze, di Pisa, di Siena oltre il Meyer e la Fondazione Monasterio di Pisa; la riunione delle 3 nuove ASL avrà decorrenza dal 1° Gennaio 2016, ma già dal mese di Luglio 2015 sono stati sostituiti i direttori delle vecchie ASL con i commissari.
Contro questa legge si sono mobilitati tantissimi cittadini – anche riuniti in Comitati – e tantissimi operatori sanitari, convinti che: la salute è un diritto riconosciuto dalla Costituzione; il servizio sanitario pubblico va tutelato e adeguatamente finanziato per garantire a tutti l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità – aggiunge Amato – se saranno raccolte le firme necessarie, si avvieràuna campagna atta a discutere di com’è gestita la salute dei toscani con la nuova legge. Un argomento che interessa tutti noi”. (s.spa.)