Trombi, Grassi e Verdi (Frs): "PD e Forza Italia maggioranza a Palazzo Vecchio contro la trasparenza dovuta ai cittadini"
Questo l’intervento dei consiglieri del Gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi
“Che il PD abbia tutti i numeri per manovrare in piena libertà in consiglio comunale non è un mistero per nessuno, anzi: periodicamente ci viene sbattuto in faccia il famoso 60% totalizzato dal partito di Renzi alle ultime elezioni amministrative fiorentine.
Eppure ci sono momenti in cui è bene non rischiare di finire sotto.
Uno di questi momenti è andato in scena ieri in Consiglio Comunale, allorché il gruppo Firenze Riparte a Sinistra, tramite il consigliere Trombi, ha presentato un ordine del giorno collegato alla delibera che ratifica la nomina dei nuovi sindaci revisori dei conti del Comune di Firenze.
L’atto mirava a rendere completamente trasparenti le spese di rappresentanza sostenute dal sindaco attuale, Dario Nardella, e dal suo illustre predecessore Matteo Renzi, che della trasparenza ha sempre fatto gran vanto: si chiedeva infatti ai revisori dei conti di stilare una relazione tecnica, in cui esprimessero contestualmente un parere contabile sulle spese di rappresentanza del sindaco Renzi prima e di Nardella poi.
Ci sembrava un atto di buon senso, nel momento in cui si manda a casa Marino, e di apertura nei confronti dei cittadini e della nostra comunità.
Tuttavia non solo il PD, senza dare spiegazione alcuna, ha votato compatto contro l’ordine del giorno, ma anche Forza Italia, il gruppo consiliare più consistente dell’opposizione, ha dato man forte alla maggioranza, andando così a ricomporre a livello cittadino le meravigliose larghe intese che si vanno componendo a Roma.
Ci preoccupa molto quest’intesa, sia che sia stata programmata - cosa di cui dubitiamo serenamente - ma ancor di più se - come temiamo - sia un afflato spontaneo che vede stretti insieme contro la trasparenza il partito di Renzi e quello di Berlusconi.
D’altra parte, se l’idea di trasparenza del PD è quella di mettere in fila qualche numero e pubblicarlo online, senza garantire a nessuno la reale possibilità di controllare dette voci di spesa, non deve stupire più di tanto che sboccino amori e sintonie spontanee fra Forza Italia e il Partito Democratico”. (fdr)