100mila orti, l'assessore Bettini firma protocollo in Regione
«A Firenze abbiamo circa 800 orti sociali. Adesso ci sono parti della città degradate che, attraverso questo percorso, si sono trasformate in luoghi belli, di animazione, di incontro sociale, di educazione ambientale». Lo ha ricordato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini che questa mattina, in Regione, ha firmato un protocollo d’intesa per dare il via concretamente ai ‘Centomila orti in Toscana’ del programma di governo regionale di questa legislatura. Presente l’assessore regionale all’agricoltura e foreste, Marco Remaschi.
Il protocollo coinvolge l’Ente Terre Regionali Toscane, l’Anci regionale, e 6 Comuni della Toscana (tra i quali Firenze) che hanno già esperienze significative e buone pratiche in tema di orti urbani.
Il ‘modello di orto urbano toscano’ si configurerà come un insieme di appezzamenti di terreno (o di coltivazioni fuori-terra) collegati dentro un sistema in cui sono inseriti servizi, spazi comuni, punti di aggregazione ed in cui la presenza delle persone non si limita allo svolgimento delle cure colturali nel "proprio" appezzamento, quanto a condurre una vita sociale volta anche allo scambio di informazioni, all'aggiornamento delle conoscenze, al confronto con le altre persone e le altre generazioni. Gli orti potranno diventare anche punti di riferimento importanti per la conoscenza dell'arboricoltura e delle antiche varietà locali e saranno collegati ad altre strutture dove possono essere condotti corsi di aggiornamento, riunioni, momenti di studio e di confronto, momenti conviviali. Un ruolo fondamentale sarà attribuito ai giovani.
Si attiverà un tavolo di lavoro per mettere a punto un «modello di orto urbano» e definire le «modalità di attuazione», che una volta approvate dalla giunta regionale, daranno la possibilità a tutti i Comuni toscani di partecipare al progetto e realizzare spazi da destinare ad orti urbani conformi al modello regionale così definito.
Secondo il cronoprogramma il modello e le modalità di attuazione daranno la possibilità ai Comuni che lo vorranno di far partire attivamente il progetto entro il 31 dicembre 2016.
«Ci piacerebbe – ha aggiunto l’assessore Bettini – che grazie al tavolo che si è riunito questa mattina in Regione si ripensasse il modello di orto in chiave di riqualificazione e di educazione ambientale. (fn)