Diciture di genere, Razzanelli (FI): "Assurdo confondere l'appellativo di una carica con un problema di maschile/femminile"

 Il consigliere Mario Razzanelli è intervenuto nella discussione in Consiglio comunale sull'emendamento al regolamento dell'assemblea per introdurre le diciture di genere (consigliera e non consigliere, assessora e non assessore, sindaca e non sindaco per le donne).

 

"Trovo semplicemente assurdo questo emendamento. Da sempre, quando si chiama una donna 'avvocato', 'sindaco' o 'assessore' lo si fa per identificare la sua funzione, non per individuarne il genere. Mi rifiuto di credere che l'Accademia della Crusca intendesse stabilire, col suo parere in materia, una regola come quella inserita oggi nel regolamento del Consiglio comunale.
E chiariamo bene un punto, qui non c'entra il rispetto: questa è una confusione creata ad arte da certi ambienti femministi. Il rispetto e la dignità delle donne passa dai ruoli che ricoprono e non da come vengono chiamate". (fdr)