Domani la vicesindaca Giachi all'inaugurazione della mostra ‘Radici di futuro'

L'ha organizzata l'istituto di ricerca Indire per celebrare i suoi 90 anni di storia

Un percorso storico sulla scuola italiana, che racconta la nascita e lo sviluppo nel corso dei decenni di modelli didattici innovativi, attraverso le immagini e i documenti conservati nell’Archivio Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). È la mostra sull'innovazione didattica ‘Radici di futuro’ che sarà aperta domani a Firenze, Palazzo Medici Riccardi. Esposti gli scatti fotografici d'epoca, restaurati, che ritraggono l'apprendimento degli studenti dagli anni Venti, passando dal Fascismo al dopoguerra, fino ai giorni nostri.
All’inaugurazione sarà presente la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi.
Il percorso racconta la nascita e lo sviluppo nel corso dei decenni di modelli didattici innovativi. Le foto testimoniano attività didattiche basate sul concetto di ‘imparare facendo’: un approccio alternativo ai modelli tradizionali di tipo trasmissivo, che caratterizza vari momenti e passaggi della Scuola italiana. La mostra nasce per celebrare i 90 anni di storia dell'Indire, nato nel 1925 a Firenze in occasione dell'inaugurazione della Mostra Didattica Nazionale, promossa dai pedagogisti Giuseppe Lombardo Radice e Giovanni Calò, con lo scopo di porre l'attenzione sui metodi didattici innovativi dell'epoca.
Nell’ambito della mostra, sarà presentato un approfondimento su due significative figure della scuola italiana. Un video inedito racconterà l’esperienza didattica di Bruno Ciari, punto di riferimento nel sistema dell’istruzione italiano, in particolare per la gestione sociale della scuola dell’infanzia e per la qualificazione del tempo pieno. Dal 5 al 25 ottobre sarà possibile visitare anche la mostra “La scuola di Mario Lodi” (Sala Spazi ex Circolo, via de’ Ginori, 14). Promossa dall’Indire, l’esposizione è organizzata dalla Fondazione casa delle arti e del gioco - Mario Lodi (Drizzona, Cremona) ed è composta da una serie di pannelli fotografici che testimoniano i luoghi, i volti e l’ambiente di una realtà scolastica che ha contribuito in modo significativo al rinnovamento della pedagogia italiana e internazionale, aprendo nuovi orizzonti alle pratiche di insegnamento.
Durante il periodo della mostra, è stato organizzato un ricco programma di eventi e iniziative che ha come comune denominatore la storia dell’educazione, l’analisi delle innovazioni tecnologiche a fini didattici, lo studio della realtà scolastica odierna. (fn)