Vertenza lavoratori Estra-Toscana Energia, Firenze riparte a sinistra e Sì Toscana a Sinistra: "Questo è il nuovo corso Lovadina della società? Licenziati e riassunti col jobs act"

"Solidarietà e sostegno ai dipendenti che perderebbero ogni garanzia"

“Se entro il 31 agosto Toscana Energia non cambierà atteggiamento, i 42 dipendenti ex gruppo Estra che gestivano il gas a Prato saranno licenziati per essere poi riassunti con il jobs act nella nuova società. Si verranno così a perdere tutte le garanzie sulle condizioni occupazionali e si metterà inoltre in crisi la situazione previdenziale dei lavoratori”. Lo affermano i Consiglieri comunali dei gruppi di Palazzo Vecchio e della Regione Toscana Firenze riparte a sinistra e Sì - Toscana a Sinistra esprimendo la loro solidarietà e sostegno ai dipendenti in lotta in queste settimane.

“Chiediamo che la vicenda non si chiuda la prossima settimana con un provvedimento definitivo, ma che i comuni e i soci pubblici si attivino con decisione nei confronti di questa nuova dirigenza: una dirigenza che a nostro avviso si sta presentando alla cittadinanza con un pessimo biglietto da visita e che sicuramente, se proseguirà così, ci costringerà a rimpiangere i doppi incarichi dell'ex Presidente Becattini, che inoltre non ha mai particolarmente brillato. È inaccettabile che siano le lavoratrici e i lavoratori a fare le spese di una battaglia politica tra Firenze e Prato, specchio di un conflitto di interessi economici legati al mondo degli affari. Quanto si sta verificando a danno delle maestranze è ancor più clamoroso soprattutto se si considera che la società Toscana Energia non ha alcun problema finanziario, che ogni anno incassa milioni e milioni di euro di utili (che distribuisce poi ai soci pubblici e privati), e che, paradossalmente, essendo le tariffe decise a livello nazionale, non può neppure decidere di ridurle” aggiungono i consiglieri comunali e regionali.

“Perché quindi si vuol far macelleria sociale su 42 dipendenti che hanno gestito il servizio nella precedente gestione? Chi ci guadagna in questa operazione? Il nuovo gestore non porti avanti questa irricevibile proposta. Le istituzioni, dalla Regione ai comuni proprietari della maggioranza delle azioni non possono restare neutrali e facciano i passi necessari per contrastare questo ulteriore colpo ai servizi pubblici locali e per mantenere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che la qualità del servizio stesso. Qualunque sia la decisione, la prossima settimana non smetteremo di occuparci della vicenda e chiederemo alle commissioni consiliari che si occupano di lavoro e società partecipate di convocare la dirigenza di Toscana Energia e le rappresentanze sindacali del personale” concludono gli esponenti dell’opposizione di sinistra. (fdr)