Dipendenti comunali, Grassi (Sel-Frs): "L'Amministrazione comunale chieda scusa per aver gettato discredito sui sindacalisti e sui dipendenti comunali"
“La Corte di Cassazione a sezioni unite ha decretato la vittoria dei sindacalisti nella contestazione che li vedeva chiamati in causa per il danno erariale creato da due accordi con l’amministrazione comunale (nel 2010 e nel 2012) circa il trattamento retributivo accessorio del personale del Comune di Firenze. L'Assessore dice che non deve chiedere scusa come amministrazione perché non ci sono state accuse in questa sede da parte del Comune contro i sindacalisti e i dipendenti: chi le ha mandate quindi le lettere di messa in mora? chi ha fatto copia incolla delle richieste della Corte dei Conti per sostenere le proprie tesi? chi ha ammesso le proprie colpe riversando sui dipendenti gli effetti del presunto danno erarialeprima di aver tentato di difendere i contratti? chi ha attaccato lo strumento della contrattazione decentrata azzerando le retribuzioni dei dipendenti? chi ha fatto tutto ciò se non il Comune attraverso i direttori generali Menduni e Manzione?”
“Sì sarebbe contribuito da parte della Giunta a ridurre il conflitto e gli attriti con i propri dipendenti se questa amministrazione avesse fatto una dichiarazione per chiedere scusa dell'atteggiamento assunto dal Comune in sede di contenzioso davanti alla Corte dei Conti e per aver rinunciato a difendere l'operato dell'amministrazione precedente addossato ogni responsabilità sull'ultima ruota del carro, ovvero i dipendenti comunali. Inutile è stato il nostro invito a farlo oggi in aula che abbiamo rivolto all’assessore Gianassi: nella sentenza viene sancito che ‘i sindacati hanno svolto il loro ruolo, vale a dire quello della rappresentanza degli interessi antagonistici rispetto a quelli datoriali, dei lavoratori da cui hanno ricevuto il mandato’. È quindi ovvio che niente può essere preteso dai dipendenti e dai sindacalisti”
“Nel silenzio più totale della Giunta su questa sentenza e sulla bocciatura dell'operato del Comune si assiste nel mese di luglio al pagamento delle indennità di risultato per il 2012 ai dirigenti e direttori e a nessun pagamento delle indennità che competerebbero alla maggior parte dei dipendenti che ogni giorno mandano avanti la macchina comunale. Alla dirigenza in passato erano stati ritardati i pagamenti per non far figurare il costo e così continuare a sostenere che l'amministrazione Renzi non spendeva più del passato per la dirigenza. Nessuno qui intende sostenere che non dovessero essere pagate le indennità alla dirigenza ma certo sarebbe stato più urgente riconoscere alla totalità dei dipendenti quanto dovuto a partire da chi ha uno stipendio che raramente supera i 25.000 euro: se sono stati raggiunti i risultati dalla dirigenza il merito, seppur non riconosciuto dalla Giunta, è anche degli stessi dipendenti. Adesso che è caduta la maschera faremo i conti certi che le sorprese non mancheranno”. (s.spa.)