Due Strade, Torselli (FdI-An): "L'ipocrisia della sinistra sulla corsia preferenziale del San Gaggio è senza precedenti"
“Lo diciamo da anni: quei 30 metri di corsia preferenziale sul San Gaggio, alle Due Strade, è completamente inutile. Ecco perché, dopo aver promosso interrogazioni e raccolte firme tra i cittadini del quartiere, abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale per chiederne la cancellazione. Una corsia preferenziale inutile che, di fatto, congestiona il traffico in entrata a Firenze dal Galluzzo, dal Chianti Fiorentino e dall’autopalio, uccidendo le attività commerciali delle Due Strade e trasformando (soprattutto dopo l’apertura di un nuovo Fast Food e di un nuovo centro commerciale) via del Gelsomino, che a causa di questi 30 metri di preferenziale diventa l’unica via di accesso alla città, in una camera a gas”. Questo quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli.
“Oggi - spiega Torselli - sulla vicenda della preferenziale alle Due Strade, abbiamo quantomeno smascherato la sinistra: secondo il Partito Democratico infatti, questa corsia preferenziale è ‘fondamentale’ per il trasporto pubblico ed allora abbiamo fatto una provocatoria controproposta, ovvero di estendere la corsia preferenziale fino al piazzale di Porta Romana. In questo modo avvantaggeremo veramente il trasporto pubblico, evitando che gli autobus restino continuamente bloccati dalle auto parcheggiate in doppia e tripla fila tra via Senese e Porta Romana; ma anche di fronte a questa proposta abbiamo registrato la contrarietà del PD”.
“A questo punto - conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia - appare finalmente chiaro a tutti quello che i cittadini delle Due Strade sostengono da tempo: quella corsia preferenziale non è stata voluta per avvantaggiare il trasporto pubblico locale, ma semplicemente per togliere il traffico nel primo tratto della salita del San Gaggio. La domanda quindi sorge spontanea: per quale motivo i residenti dei primi 30 metri del San Gaggio devono avere questo trattamento particolare, per non dire di favore?”. (fdr)