Razzanelli: "Finalmente la verità, la Foster e il sottoattraversamento, un colossale spreco"

"Anche Renzi provò a limitare i danni ma non riuscì a fermare gli enormi interessi in gioco"

Questo l’intervento del consigliere Mario Razzanelli

“Dopo anni di discussioni e di battaglie oggi la verità viene fuori e dà ragione in pieno ai comitati cittadini: l’ Alta velocità a Firenze può tranquillamente passare a raso. Per rendersene conto basta fare un passo indietro e mettere insieme i fatti. Nel 1991 il progetto preliminare di Ferrovie era proprio il potenziamento dei binari di superficie tra le due stazioni passanti di Firenze. Il sottoattraversamento e la stazione Foster furono proposte in un secondo momento quando si fiutò l’enorme business che ne sarebbe potuto derivare. Questo l'unico vero motivo di un’opera tanto mastodontica quanto inutile, con un centro commerciale di 27.000 metri quadri, gestito guarda caso dalla COOP SETTE.

Anche Renzi al suo primo anno da sindaco era palesemente scettico, tanto da incaricarmi di fare un sopralluogo in compagnia dei tecnici del comune Giacomo Parenti e Vincenzo Tartaglia lungo i binari che corrono dalla stazione di Campo di Marte fino allo Statuto e di verificare la fattibilità di un raddoppio delle linee di superficie. Per quasi un anno l'allora Sindaco di Firenze si batté strenuamente per fermare almeno la Stazione Foster, ma non ci riuscì. Gli interessi in gioco erano allora più potenti di lui.

Il passaggio a raso consente un risparmio di 2 miliardi di euro. Finalmente la verità sta venendo a galla e ilcastello di sabbiasi sta sgretolando. Le pesanti inchieste, le lacune progettuali, ladubbia cessione degli appalti da parte di una ditta fallita e infine l'oggettiva inconsistenza della riduzione dei tempi di percorrenza hanno dimostrato negli anni che non era certo velocizzare il passaggio dei treni l'obiettivo finale.
Per separare i treni veloci dai treni regionali è sufficiente l’originario progetto di Rfi. La penale, anche se fosse dovuta, diventa ridicola rispetto a queste cifre.

La stazione di Bologna sarà stata realizzata anche in tempi rapidi, ma c’è da preoccuparsi seriamente se dovesse essere da esempio per Firenze. Una stazione brutta e inutile, per nulla a misura di viaggiatore, servita solo a chi l’ha costruita: anche in quel caso si poteva studiare una soluzione alternativa in superficie”. (fdr)