Aeroporto, Torselli (FdI-An): "Nell'accordo per la ricandidatura di Rossi era compresa anche la modifica al PIT per portare la nuova pista a 2.400 metri"

"Il Comune pretenda che Toscana Aeroporti si accolli i costi per la modifica della Linea 2 della tramvia, senza farli ricadere sui cittadini"

“Siamo sempre stati e siamo tutt’ora favorevoli allo sviluppo dell’aeroporto di Firenze, soprattutto in un sistema integrato con Pisa che crei il terzo polo aeroportuale italiano nella nostra regione. Ci preoccupano invece, e non poco, le procedure che stiamo seguendo per arrivare a tale obiettivo: oggi il Ministero dell’Ambiente valuta e risponde al progetto avanzato da ENAC, ma senza tener conto che il principale strumento di pianificazione del territorio (PIT) è ancora incompatibile con quel progetto. Una situazione surreale”. Questo è quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli all’uscita dalla Commissione Ambiente del Comune di Firenze, che oggi ha ascoltato l’Ing. Giacomo Parenti presentare la valutazione ambientale del Ministero in risposta a quanto fornitogli da ENAC.

“Il Ministero – spiega Torselli – giudica incompleto il materiale prodotto da ENAC che avrà 45 giorni da oggi per fornire integrazioni e materiali mancanti. Ma la cosa buffa è che il progetto che stanno esaminando e valutando ENAC e Governo è quello che prevede la nuova pista da 2.400 metri, ovvero un progetto che, per quanto ci veda favorevoli, ad oggi è in disaccordo con tutti i principali strumenti urbanistici del territorio, a cominciare dal PIT regionale (che prevede la pista di 2.000 metri e non di 2.400), fino al RUC del nostro comune (il nuovo aeroporto porterebbe per forza alla modifica della Linea 2 della tramvia, già in fase di costruzione)”.

“Dalle parole dell’Ing. Parenti – prosegue il capogruppo di FdI-An – emerge chiaro che alla fine, in sede di conferenza dei servizi, ENAC avrà la meglio e comune e regione dovranno adeguarsi. Per quanto riguarda il comune di Firenze, questo significherà dismettere parte dei lavori per la Linea 2 già fatti e modificare l’ultimo tratto, quello della fermata prevista al vecchio terminal aeroportuale che, di fatto, non sarà più utilizzato”.

“Se non è difficile immaginare – conclude Torselli – che i 400 metri mancanti nel PIT siano saltati fuori “per magia” dall’accordo Renzi-Rossi sulla ricandidatura di quest’ultimo a governatore lo scorso 31 maggio, pretendiamo invece che il comune sia chiaro fin da subito su un punto preciso: i costi di modifica della Linea 2 della tramvia devono essere sostenuti per intero da Toscana Aeroporti, senza incidere neppure per un Euro sulle tasche dei cittadini”. (s.spa.)