Aeroporto di Firenze. Miriam Amato (Gruppo Misto): il Ministero dell'Ambiente richiede delle integrazioni per la Valutazione d'Impatto Ambientale

In commissione ambiente si discute di Aeroporto, viene ribadito che i lavori svolti nel tempo della Regione Toscana passano in secondo piano, Enac impugna un ricorso, lo Stato prende le redini e la pianificazione territoriale non appartiene più agli enti locali.
Il Master Plan dell’aeroporto – spiega la consigliera del gruppo misto Miriam Amato – non è compatibile con nessun piano territoriale eppure il tutto appare normale.
Intanto dal Ministero dell’ambiente arriva la richiesta delle integrazioni per la VIA, Valutazione d’Impatto Ambientale, in cui si evidenzia che mancano dettagli sufficienti per valutare le interazioni con l’autostrada A11, l’impianto d’incenerimento, il PIT, la pianificazione dei comuni interessati, il Piano delle acque, il piano stralcio Bilancio Idrico, il piano Stralcio Rischio Idraulico, il Piano Assetto Idreogeologico, ma nonostante tutto la parola d’ordine è Procedere….
Ci sono prescrizioni per l’impatto sull’atmosfera, l’avifauna, il rumore e le vibrazioni e 45 giorni, prorogabili, per provvedere ai suddetti adempimenti.
Le osservazioni dei comitati non sono campate in aria e questa è l’ennesima dimostrazione, eppure si continua a dire che si tratta di un aeroporto strategico, che prenderà gli aiuti di Stato, nonostante il fatto che la comunicazione della commissione Ue, del marzo scorso, dichiari esattamente l’opposto. L’unica certezza è che i lavori non inizieranno in Agosto, nell’attesa delle specifiche necessarie alla VIA. (s.spa.)