Evento di musica e parole per solennizzare l'armonia del creato nella settimana di San Giovanni Gualberto
Un evento a base di musica e parole per solennizzare il rapporto che da sempre lega l’Uomo alla Natura e che permette l’armoniosa organizzazione del Creato. Una serata aperta alla cittadinanza dove musica e poesie a tema ricordano questa relazione che è alla base della vita dell’uomo, di cui è indispensabile assicurare la sostenibilità.
Questo e altro è stata la serata di ieri che ha visto Piazza della Signoria affollarsi per assistere al concerto della Banda del Corpo forestale dello Stato e alla lettura di poesie a tema naturalistico per celebrare la figura San Giovanni Gualberto, fondatore dell'Ordine Monastico Vallombrosano, edificatore dell’Abbazia e della foresta di Vallombrosa e Patrono dei Forestali d'Italia, morto a Badia a Passignano il 12 luglio 1073.
Dopo i saluti istituzionali della Presidente della Commissione Cultura del Comune, Maria Federica Giuliani, del Comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Giuseppe Vadalà, del Presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani e del Prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, è iniziato il concerto della Banda del Corpo Forestale dello Stato diretta dal Maestro Giovanni Lauriola che è durato circa un’ora.
“Il Corpo forestale dello Stato, istituito nel 1822, specializzato nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico festeggia anche sull'arengario di Palazzo Vecchio il Patrono San Giovanni Gualberto, grazie al Comandante RegionaleGiuseppe Vadalà, con un concerto molto partecipato ed alla presenza delle massime autorità cittadine della Banda ufficiale del corpo, composta da elementi in forza alla forestale e attivi su tutto il territorio nazionale. Un incontro significativo con la città di Firenze dopo quello di domenica scorsa a Vallombrosa. La molteplicità dei compiti affidati alla Forestale affonda le radici in una storia professionale importante dedicata alla difesa dei boschi che sono la nostra vita, che si è evoluta nel tempo e che oggi si rinnova con una sinergia proficua ed importante fra le istituzioni” ha dichiarato la presidente Giuliani.
Il repertorio, rivisitato appositamente per questa serata, ha visto i classici brani della tradizione alpina (Signore delle cime),alternarsi a pezzi moderni come My way e What a wonderful world.
Tra la prima e la seconda parte del concerto, la scena stata presa dai rappresentanti di alcune associazioni che collaborano con il Corpo forestale che, mentre calava definitivamente la sera, hanno recitato brani e poesie che inneggiano e celebrano la Natura. Don Marco Mizza, Priore dell’Abbazia di Vallombrosa, ha letto la Preghiera per la nostra terra, tratta dall’Enciclica “Laudato si’”, di Papa Francesco.
Dopo la lettura de “La Preghiera del Forestale” da parte di Loriana Armellini, funzionaria del Corpo forestale, la serata si è conclusa con l’Inno di Mameli.
La bellezza della Natura è intimamente connessa alla storia dell’Umanità. Nei secoli, Ambiente e Uomo si sono influenzati reciprocamente. Oggi dobbiamo proteggere la Natura per assicurare la sostenibilità del nostro Pianeta Terra. Questo il messaggio che in questa serata ha voluto lanciare il Corpo Forestale dello Stato, fondato nel 1822 e quindi impegnato da quasi due secoli nell’opera di tutela e salvaguardia dell’ambiente.
In precedenza, alle 19.30, nel cortile di Palazzo Vecchio è stata aperta, alle presenza delle Autorità, la mostra fotografica “La Natura come una Fiaba” realizzata con scatti della foresta di Vallombrosa eseguiti da Giacomo Maria Pivi, ispettore del Corpo forestale dello Stato in servizio a Vallombrosa”. (fdr)