Violenze sugli anziani in una RSA, Armentano (PD): "Episodi vergognosi che non devono più ripetersi"
Questo l’intervento del consigliere PD Nicola Armentano
“Quanto accaduto nei giorni scorsi in una RSA, vicenda inumana, merita una profonda riflessione oltre che sdegno. L’anziano fragile è una delle figure che maggiormente cresce numericamente nella nostra società, probabilmente per una maggior efficienza del Sistema sanitario; l’RSA è un grande strumento che va ad occupare un ruolo sempre più necessario perché sempre più spesso ormai l’anzianità è sinonimo di malattie degenerative e associata alla non autosufficienza.
Ma non solo, a voltesi somma ascarsità di risorse economiche quando l’anziano è solo e privo di una famiglia. Un intreccio sempre più reale fra sociale e sanitario: due mondi che spesso coincidono e nella realtà dell’anziano sono addirittura un tutt’uno. Ho molto apprezzato la doverosa e immediata presa di posizione di Asl e istituzioni che prontamente hanno dato segnale nei confronti di persone senza scrupoli chiedendone l’allontanamento o l'interruzione del rapporto e la sospensione della convenzione con la società che gestiva il servizio. Ma voglio augurarmi che anche altri si indignino quando vengono cancellati e umiliati i diritti di persone fragili e spesso indifese e incapac ; i diritti di alcuni non possono ledere i diritti di altri specialmente se incapaci, inattivi, fragili che hanno assolutamente bisogno di altre figure. Bisogna aumentare la sorveglianza , alla faccia della privacy. Ritengo doveroso intervenire sulle verifiche. Ma non solo: controlli strutturali e sulla adeguatezza delle cure come da linee guida ministeriali e verifiche periodiche su operatori socio sanitari che svolgono un ruolo difficile e delicato; non possiamo permettere che azioni gravi e disgustose da parte di pochi, come testimoniano le immagini viste in tutti i telegiornali, possano infangare tanti fra medici, operatori socio sanitari e infermieri che offrono professionalità e lo fanno con amore e passione come è giusto fare quando si lavora con persone fragili e non autonome, un requisito altrettanto importante come la professionalità richiesta.
La giustizia sia rapida e non permetta che scempi così inumani possano reiterarsi; a noi l obbligo di vigilare, di essere più severi nei controlli e attenzionare sempre e costantemente queste realtà con maggior severità e monitorando periodicamente non solo l’efficienza delle cure mediche ma anche le condizioni umane del servizio. Dovranno essere responsabilizzate maggiormente le governance delle strutture e affinare le griglie valutative degli operatori. Ben vengano azioni decise di chi governa nel rescindere l’affidamento del servizio. Ma non solo, bisognaagire in maniera vigorosa e risolutiva come fatto a Prato dalla Asl e dalle istituzioni . Che non si alzi qualcuno a difendere i diritti di chi sembra essersi macchiato di atti gravi e vergognosi. Atti vigliacchi avvenuti durante la propria attività lavorativa, negando a persone inerti e fragili il diritto giusto di essere assistiti, aiutati in quanto ancora persone, seppur malate, non devono trovare alcuna giustificazione.
Non possiamo tollerare abusi su persone indifese, se questi atti vergognosi verranno provati,i responsabili dovranno pagare caro la propria viltà perché ad altri è stato negato non un diritto ma la dignità”. (fdr)