Amato: "Diserbanti e Pesticidi chimici, No Grazie!"

Questo l’intervento di Miriam Amato (Gruppo Misto)

“Presentate due risoluzioni e una mozione a conclusione del percorso iniziato con la mia interrogazione n. 2015/00723 – “Uso diserbanti sul nostro territorio” – in cui era emerso che il Direttore della Direzione Ambiente un anno fa aveva comunicato e invitato i funzionari del Verde a evitare l’uso del diserbante di tipo chimico contenente “gliphosate”, se non in casi di estrema necessità, per un principio precauzionale, visti i potenziali rischi dovuti all’impiego in ambito urbano. Si tratta proprio del diserbante che “può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente e la salute dei cittadini”; indicazione preziosa ma non sufficiente, infatti senza nessun atto ufficiale, l’utilizzo del gliphosate è tutt’ora presente sul nostro territorio. Tra i servizi accessori previsti nel contratto di servizio con la Quadrifoglio è previsto il diserbamento stradale mediante taglio e sfalcio della vegetazione erbacea e infestante. Per tale intervento può essere utilizzato il diserbo chimico. La Quadrifoglio comunica che l’intervento mediante l’uso del diserbo chimico è limitato solo ad alcune aree della città (pista ciclabile via Piemonte, spartitraffico via Magellano, scalette pedonali via Montelatici, Porta Romana) e che ha affidato a terzi il servizio.
Con la mozione 00862/2015 con oggetto: “limitazione uso del diserbante di tipo chimico contenente “gliphosate” nel territorio comunale”, ho trovato il consenso unanime da parte di tutta la commissione VI e nella medesima seduta ho assunto l’impegno di elaborare una risoluzione sul diserbo, con lo scopo di tutelare anche i comuni limitrofi dai rischi sopra esposti, estendendo l’approfondimento ai pesticidi.
Mi auguro che il Comune di Firenze faccia da promotore di una pratica meno impattante sia sull’ambiente che sulla salute pubblica anche per i territori limitrofi della Città Metropolitana e nel resto della Regione Toscana, visto che le alternative ci sono, nel rispetto del Principio di Comparazione tra le tecnologie disponibili, privilegiando il diritto ad un ambiente salubre”. (fdr)