Armentano (PD): "La ‘Legge Carlotta' è in dirittura d'arrivo"

Questo l’intervento del consigliere PD Nicola Armentano


“La legge Carlotta è in dirittura di arrivo. Grazie al suo esempio di coraggio e contestualmente momento di altruismo, una grave ingiustizia tra malati oncologici in settori diversi, pubblico e privato, sarà prossimamente al capolinea. È solo un ulteriore passo verso una migliore regolamentazione nel mondo del lavoro, dei diritti dei malati affetti da gravi patologie. La forza, il coraggio, valori propri del mondo dello sport dal quale lei proviene, sostenuto dall'azione di governo promossa dal sottosegretario Lotti, sono state le chiavi per arrivare a breve al traguardo.
La vicenda inizia ad ottobre 2014 quando Carlotta, lavoratrice del settore privato, riceve una raccomandata dall'Inps che le intima di pagare una multa per non essere stata in casa durante una visita fiscale nel suo periodo di malattia. Lei si era allontanata per andare a ricevere le cure necessarie, cure salvavita, per la sua grave malattia, non una semplice malattia ma una malattia oncologica. A lei come a tenti altri nelle sue stesse condizioni questo diritto era negato perché dipendente del settore privato. Tutto ciò ha portato Carlotta ad impegnarsi per fare luce su una assurda norma che aveva creato malati di diverse categorie pur accomunate da stesse patologie.
L’azione di governo promossa da Lotti è sostenuta da una proposta di legge con primo firmatario
L’on. Gelli presentata il 16 giugno, collegata ai decreti attuativi del jobs act, e faciliterà il percorso promosso da Carlotta.
Non mi sono sottratto a sostenere la battaglia di Carlotta e ho cercato di contribuire alla riuscita dell’iniziativa. Tra l’altro, grazie alla sensibilità dimostrata dai presidenti delle commissioni di Palazzo Vecchio Perini e Fratini, Carlotta verrà in audizione per parlarci di altri progetti che vanno nella stessa direzione e che sicuramente avranno il mio appoggio e quello di molti altri colleghi, come lo segnala già la sua prossima presenza nelle due commissioni che si occupano di diritti umani e di sanità in Palazzo Vecchio. Questo è solo l’inizio di un percorso che, ritengo, deve far luce sui tanti lati ancora oscuri o su altre distorsioni che sono propri del mondo del lavoro quando si intrecciano con la malattia. Dalla sua vicenda, un esempio per aver contribuito ad accendere i riflettori su una stortura del sistema a sostegno di tanti. Un fine nobile non egoistico ma rivolto a tanti, un esempio anche per vive in prima persona la vita politica: ascoltare il disagio dei cittadini e mettersi a disposizione e provare in tempi rapidi a dare risposte certe.
Il ruolo di ognuno di noi deve essere questo per riavvicinare i cittadini alla politica. Non possiamo permettere che, spesso e giustamente, siano le trasmissioni televisive a segnalare in primis il disagio per denunciare i diritti che ogni cittadino civilmente pretende. Solo così, da politici, potremo dire che stiamo assolvendo al mandato che ci hanno consegnato al momento del voto”. (fdr)