Esercizi Storici, Torselli (FdI-AN) replica all'assessore Bettarini: "Che non sapesse amministrare ce ne eravamo accorti, da oggi sappiamo che non sa neppure leggere un bilancio"

"Le proposte fatte in favore delle botteghe storiche del centro, bocciate dal suo partito, non solo non sarebbero costate un Euro, ma avrebbero portato soldi nelle casse del comune"

"Che l'assessore Bettarini non sapesse dove mettere le mani per amministrare Firenze ce ne eravamo accorti da come ha gestito le sue deleghe in questo primo anno da assessore, da oggi abbiamo la certezza che l'assessore non conosce neppure la differenza tra 'entrate' ed 'uscite' in un bilancio comunale. E questo è decisamente preoccupante visto che ha persino fatto il sindaco nel recente passato!". Questa le replica del capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in consiglio comunale a Firenze, Francesco Torselli, dopo che l'assessore aveva definito "demagogiche" ed "irrealizzabili" le proposte di Fratelli d'Italia di aiutare le botteghe storiche del centro cittadino concedendo agevolazioni sul rifacimento delle facciate e sull'accesso ai mezzi pubblicitari; proposte bocciate in commissione da Partito Democratico.

"Qualcuno spieghi a Bettarini - aggiunge il capogruppo di FdI-An - che dire ai negozianti del centro: 'vi faccio uno sconto sulla pubblicità che farete' oppure 'vi faccio uno sconto sull'occupazione del suolo pubblico se ristrutturate la facciata della vostra bottega' non significa spendere soldi del comune, ma semmai significa incassarne. Infatti ad oggi, non mi pare di vedere in giro per Firenze molte pubblicità di esercizi storici e tradizionali, che forse, se avessero degli sgravi potrebbero invece fare. A meno che Bettarini non preferisca vedere la nostra città, come è oggi, tempestata solo di pubblicità di catene multinazionali, banche e finanziarie".

"L'ho detto ieri e lo ripeto - conclude Torselli - certi assessori sono veramente imbarazzanti per immobilismo e mancanza totale di idee. Siamo di fronte ad una delle peggiori giunte mai viste a Firenze, indipendentemente dal colore politico. Non ci resta che sperare nel 'rimpasto' di cui si sente parlare in seguito alle elezioni regionali...". (s.spa.)