Porfido sostituito da asfalto alla stazione, Grassi (Sel-Frs): "Deturpato un monumento tutelato dalla Sovrintendenza e nessuno sa chi ha autorizzato Grandi Stazioni"

"Ripristinare il manto così come ideato da Michelucci"

"Come denunciato stamani dalle colonne di Repubblica da Tomaso Montanari il porfido del piazzale accanto alla Stazione di Santa Maria Novella è stato sostituito durante i lavori di Grandi Stazioni in una colata di asfalto nero e anonimo violando la volontà architettonica di Michelucci e deturpando quello che è un monumento tutelato dalla Sovrintendenza" afferma il Capogruppo di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi. Abbiamo chiesto - continua Grassi - sperando in una risposta netta e immediata da parte del Comune che pensavamo avrebbe condannato quanto fatto da Grandi Stazioni ed invece ha ammesso di non saperne nulla e di non aver avuto tempo per farsi dare dagli uffici delle risposte tecniche per appurare se e chi abbia autorizzato questo intervento sciagurato".

"Attendiamo di avere i documenti che l'Assessore Giorgetti ci ha promesso oggi in aula per capire chi e con quali poteri ha autorizzato i lavori presso la stazione Santa Maria Novella: chissà quali deroghe sono state utilizzate per dribblare la normativa e per autorizzare la societa del gruppo Ferrovie dello Stato a portare avanti il progetto senza coinvolgere il Comune e la Sovrintendenza. Come accade sulla Tav - continua Grassi - anche in questo caso le istituzioni abdicano al proprio ruolo di controllo e autorizzatorio e le Ferrovie lavorano come vogliono incuranti di leggi, norme e del rispetto delle opere monumentali e della Città".

"Chiediamo al Comune di intervenire, bloccare i lavori e intimare Grandi Stazioni a ripristinare il manto stradale attorno alla stazione così come ideato da Michelucci. Non possiamo in alcun modo accettare - conclude Grassi - che adesso a rimetterci siano, dopo i tassisti e i ncc che hanno perso i loro posti auto, anche l'immagine della città e il proprio aspetto storico". (s.spa.)