Replica della Presidente della Prima Commissione Consiliare Del Re a Scaletti in merito alla mozione sulla Carta di avviso pubblico
In merito al comunicato stampa della consigliera Scaletti, la Presidente della Prima commissione consiliare dove è stata esaminata questa mattina la mozione relativa alla "Carta di avviso pubblico", Cecilia Del Re (Gruppo PD), osserva quanto segue:
“La Carta di avviso pubblico contiene – sebbene con un linguaggio più semplice per essere accessibile anche ai non tecnici – prescrizioni normative, che sono già state tutte interamente recepite dall’amministrazione comunale in tema di trasparenza ed anti-corruzione, e che si ritrovano all’interno del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017, del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2015-2017 (atti che vengono annualmente aggiornati e che sono disponibili in rete civica), e nel Regolamento sulla trasparenza pubblica dei componenti degli organi di indirizzo politico, elettivi e non elettivi del comune di Firenze.
La mozione della Consigliera Scaletti è stata votata in commissione dopo aver ascoltato la Dirigente responsabile dell’Ufficio Segreteria Generale e Affari istituzionali, Dott.ssa Patrizia De Rosa, che ha dato atto di quanto è stato fatto fino ad oggi dall’amministrazione fiorentina su questi temi, e dopo aver ascoltato altresì l’Assessore con delega alla trasparenza e semplificazione, Federico Gianassi, che ha ribadito come la nuova amministrazione, al pari della precedente, faccia della lotta alla corruzione una priorità, proseguendo le azioni finora intraprese, grazie adesso anche alla collaborazione del Consigliere delegato dal Sindaco sulla legalità, Dott. Giuseppe Quattrocchi.
D’altronde, è proprio di qualche settimana fa la notizia che un quotidiano nazionale autorevole e prestigioso come il Sole 24 Ore abbia incoronato il Comune di Firenze come l’amministrazione che più di ogni altra si è fino ad adesso prodigata sul tema della trasparenza con il maggior numero di open data disponibili in rete.
La Commissione ha, dunque, ritenuto di non dover aggiungere un nuovo testo a quelli già adottati dall’amministrazione (e alle norme già vigenti), che, peraltro, al contrario della Carta, contengono misure sanzionatorie direttamente applicabili per reprimere eventuali violazioni; il Gruppo PD, ritenendo comunque importante e meritevole di attenzione la Carta di avviso pubblico per la semplicità del linguaggio lì utilizzato, aveva presentato un emendamento che chiedeva all’amministrazione di tenere presente quella Carta nell’aggiornamento annuale dei propri strumenti, ma l’emendamento in questione non è stato accolto dalla proponente Scaletti.
Nessun "danno d'immagine", dunque, da parte della commissione, ma solo una posizione dettata dal buon governo di questa amministrazione; e nessun passo falso a cui rimediare in sede di consiglio: se vorrà, potrà farlo la consigliera Scaletti quando in consiglio il Gruppo PD riproporrà gli emendamenti alla sua mozione”. (fdr)