Noferi (M5S): "Prima Puntata. Commissione Affari Istituzionali, una commissione che lavora in sordina"
Questo l’intervento della consigliera M5S Silvia Noferi
“L’iniziale finta apertura della maggioranza, del Sindaco che si professava “il Sindaco di tutti”, della Presidente del Consiglio che sembrava super partes ma alla quale per fortuna non abbiamo dato il nostro voto, su un’iniziale collaborazione fra le forze di opposizione per la decisione delle cariche istituzionali di garanzia ma che in realtà ha avvantaggiato solo i due partiti che avevano consiglieri al secondo mandato (Forza Italia e Sel-FrS) adesso non esiste più. L’ipocrisia ha lasciato il posto ai veri volti degli attori sulla scena.
Abbiamo provato per un anno a cercare una dialettica politica con la maggioranza e con le altre forze di opposizione e il risultato è stato inutile: le mozioni e gli emendamentibocciati tout court dalla maggioranza senza entrare nel merito degli argomenti, le risoluzioni lasciate candire per mesi in fondo all’ordine del giorno del consiglio comunale, le risposte di accesso atti ignorate, le visite esterne impedite.
Tra le forze di minoranza quella che si è mostrata più ostile è stata Sel-FrS che non solo ci accusa continuamente di essere incompetenti e ci ridicolizza con filmati e battute, ma arriva a fare scenate di “gelosia” ai cittadini che si rivolgono a noi invece che a loro e monopolizza l’intero consiglio comunale con fiumi di interrogazioni solo per tenere la scena.
Verificato da un anno di lavori in Comune, ormai è chiaro che accordi e accordicchi sono all’ordine del giorno e quando ci è stato candidamente confessato che avevano fatto cartello per impedirci di parlare in aula abbiamo cominciato ad insospettirci: “Vuoi vedere che dall’accordicchio si passa a qualcosa di più serio?”
Per questo motivo abbiamo deciso che qualcuno del gruppo consiliare del M5Sdoveva spostarsi nella Commissione Affari Istituzionali, presieduta dalla consigliera Miriam Amato, passata al Gruppo Misto, per controllare come stavano attuando la revisione del Regolamento del Consiglio Comunale, visto che non si sapeva nulla di come stavano procedendo i lavori.
Abbiamo trovato una grandissima confusione, non solo a livello di gestione della Commissione (verbali che mancavano, documenti sbagliati allegati alle convocazioni, ritardi nell’inizio dei lavori programmati, emendamenti presentati senza data e firma ecc. ecc.) ma anche una bozza di un nuovo Regolamento nettamente a sfavore delle minoranze che vengono letteralmente imbavagliate.
Per questo abbiamo presentato una mozione di sfiducia alla Presidente che non è stata nemmeno messa all’ordine del giorno dei lavori grazie al sostegno dei consiglieri PD (Marco Stella di Forza Italia si era dichiarato favorevole alla sfiducia ma serviva un altro consigliere).
Quando abbiamo scritto una mail alla Presidente e al Direttore del Consiglio per capire come procedere con gli arrotondamenti, abbiamo ricevuto una telefonata alquanto sgradevole quanto inopportuna dove la consigliera Silvia Noferiveniva rimproverata come una scolaretta di prima elementare: “Mi meraviglio che una consigliera dopo un anno non conosca ancora il Regolamento, a scrivere queste e-mail fai figurucce e te lo dico contro l’interesse del mio partito”.
Solita solfa dell’incompetente che ci perseguita da un anno, solo che questa volta a dirlo è la figura che dovrebbe essere di garanzia per tutti i consiglieri, roba da cascare dalla sedia!
La cosa è servita senz’altro di stimolo a rileggere per l’ennesima volta il Regolamento e guarda caso abbiamo trovato diversi errori fatti da chi doveva garantire il perfetto funzionamento della macchina del Consiglio Comunale, come abbiamo ben evidenziato in una lettera inviata il 9 giugno 2015 alla Presidenza del Consiglio e per conoscenza al Direttore , alla commissione Affari Istituzionali e a tutti i Gruppi Consiliari, lettera che ancora oggi non ha avuto risposta.
Non solo la nomina della Presidente è stata fatta in modo irregolare in quanto vi hanno partecipato anche i consiglieri di maggioranza, cosa non prevista dall’art.29 comma 2, ma anche la proporzione delle forze politiche non era corrispondente a quella del Consiglio Comunale (2 a 1) in base all’art.15 comma 3 del vigente Regolamento, in quanto erano presenti 8 consiglieri di maggioranza e 3 di minoranza.
Lasciamo a chi legge le considerazioni su chi siano gli incompetenti in questo consiglio comunale e ci riserviamo di tenervi aggiornati sul controllo che stiamo facendo sututti i verbali della Commissione.
Alleghiamo copia dei documenti citati (mozione di sfiducia e richiesta scioglimento della Commissione)”. (fdr)