Silvia Noferi (M5S): La Legge a corrente alternata

Si abbatte il ristorante Targa sulle rive dell'Arno

Sui giornali abbiamo letto nei giorni scorsi la notizia che l’ormai storico ristorante Targa di Caffè Concerto aperto nel 1985 è stato chiuso dalla Procura perchéun Regio Decreto del 1904 dispone che non ci siano fabbricati entro dieci metri dalle sponde dei fiumi per evitare strozzatureche potrebbero causare straripamenti in caso di piene.
Lo stesso decreto che aveva messo in pericolo i Canottieri e la Rari Nantes prima che a ridosso delle elezioni regionali intervenisse il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a fermare le ruspe. Sarebbe interessante sapere in base a quale cavillo o atto formale è riuscito a farlo, perché in Italia la Legge sembra funzionare come la corrente alternata, a qualcuno si applica a qualcuno no.
Si farebbe peccato a pensare che si scelga solo in base al bacino di voti che ciascuno porta, ma il sospetto viene.
Oltre a promuovere la cultura eno-gastronomica di Firenze il locale è anche un presidio contro il degrado del parco in riva all'Arno: erba alta, sporcizia, incuria delle infrastrutture, latrina a cielo aperto per i vagabondi. Una volta che sarà chiuso lo stato di abbandono sarà totale.
Nel 2009 il ristorante e il suo fondatore erano stati premiati da Matteo Renzi in occasione delle celebrazioni del Genio Fiorentino.
Queste attività hanno fatto la storia di Firenze, la storia dei piccoli imprenditori che grazie al loro impegno hanno mantenuto aperta la loro attività per trent’anni, a dispetto di locali stereotipati o di grandi catene adatte ad un turismo di massa e poco attento. La cosa oltremodo ridicola è che prima si premia un’attività per farsi belli con il lavoro degli altri e poi la si abbandona a se stessa e alla distruzione. Cosa può fare il Comune di Firenze (per non scomodare sempre il povero Presidente del Consiglio) per aiutare questo imprenditore e i sei dipendenti che rimarranno senza lavoro?
Nessuno dell'Amministrazione Comunale ha avuto la delicatezza di rispondere, l'Assessore Bettarini è transitato dall'aula solo per capire come fare ad eludere la mia domanda.
In effetti immagino sia imbarazzante spiegare come mai la Città Metropolitana ordini la chiusura e la demolizione dello storico locale a dicembre e il 7 gennaio 2015 arrivi la sentenza del TAR che ammette il ricorso al Tribunale delle Acque per ripresentare il condono.
Il Tribunale dovrebbe pronunciarsi entro ottobre, peccato che il locale sarà già demolito quando arriverà il verdetto.
Ma il ridicolo non si ferma qui, si chiudono attività culturali, sportive, imprenditoriali che sono parte di Firenze quando dopo cinquant’anni dall’alluvione del 1966 nessuno ha ancora messo in sicurezza la città.
I lavori delle casse di espansione dell’Arno a Figline sono fermi da mesi, nonostante gli annunci e le risposte sono sempre le stesse: la competenza è della Città Metropolitana di Firenze.
“Di Firenze”…appunto!

Silvia Noferi
M5S - Firenze
(s.spa.)