Commemorato il 71° anniversario dell'eccidio nazista di Pian d'Albero

Presenti il presidente della Regione Rossi, i consiglieri PD Ricci e Ceccarelli, il presidente del Q3 Esposito, il presidente di Anpi Gavinana Giorgio Pacini, l'artista Marcello Guasti e le autorità militari

Il 20 giugno 1944  il casolare Cavicchi fu coinvolto in uno scontro a fuoco fra paracadutisti tedeschi e un gruppo di partigiani della brigata Sinigallia che si trovava nel fienile della casa, assieme a giovani ragazzi fuggiti dalla città per sfuggire ai fascisti. Il rastrellamento che seguì l'incursione tedesca, coinvolse anche alcuni componenti della famiglia fra cui il nonno Cavicchi che fu ucciso immediatamente con alcuni partigiani nell'aia della casa, mentre il nipote Aronne, di 14 anni, e il babbo furono trasportati assieme a 19 giovani civili alla fattoria del Palagio e dopo un processo farsa in cui l'accusa principale era di aver fatto una scelta sbagliata per non essere componenti delle schiere fasciste, furono impiccati ai gelsi di S. Andrea. Il babbo fu costretto ad assistere all'impiccagione di Aronne che fu il primo ad essere ucciso. La Brigata partigiana Sinigallia adottò come propria mascotte il nome di Aronne rappresentato da una bandiera che fu la prima ad attraversare il fiume Arno e sventolare nel centro della città di Firenze liberata dai partigiani dagli oppressori nazisti e fascisti.

Oggi si è svolta la commemorazione del 71° anniversario dell'eccidio nazista, come ogni anno in piazza Elia dalla Costa a Gavinana, davanti al monumento che l'artista Marcello Guasti (presente alla cerimonia) ha realizzato per ricordare i 39 caduti.
Hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il consigliere delegato alla città metropolitana Andrea Ceccarelli e il consigliere comunale Fabrizio Ricci, il presidente del Q3 Alfredo Esposito, il presidente di Anpi Gavinana Giorgio Pacini, autorità militari in rappresentanza delle Forze armate. Presenti, oltre al gonfalone della città di Firenze, quelli dei comuni di Figline, Incisa, Bagno a Ripoli e Sesto Fiorentino.
Nel corso della cerimonia, alcuni giornalisti delle testate cittadine hanno letto le lettere dei condannati a morte.
"Si tratta di un momento importante e molto sentito dal nostro quartiere – ha dichiarato il presidente Esposito –. Il sacrificio di queste persone innocenti, e su tutte la testimonianza di Aronne Cavicchi rappresentano un monito che risuonerà per sempre, soprattutto nelle nostre giovani generazioni, perché orrori come questo non si debbano ripetere mai più".
"Lavoriamo con l'amministrazione comunale per realizzare in piazza Gino Bartali, Giusto tra le Nazioni, il Memoriale nazionale di Auschwitz. Per noi, un segno fondamentale della memoria antifascista di Gavinana rivolta a tutto il nostro Paese e a tutte le vittime del nazifascismo" ha concluso Esposito. (fdr)