Salvaguardia del territorio comunale dalla coltivazione di organismi geneticamente modificati. Presentata risoluzione da Arianna Xekalos (M5S)

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che
Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un essere vivente con patrimonio genetico modificato artificialmente mediante tecniche di ingegneria genetica;

Il Parlamento Italiano ha approvato in data 11/07/2013 una mozione che impegna il governo ad avvalersi della clausola di salvaguardia, di cui all'articolo 25 del decreto legislativo n. 224 del 2003 (di recepimento della direttiva n. 2001/18/CE) al fine di evitare ogni forma di coltivazione in Italia di OGM autorizzati a livello europeo ,di tutelare la sicurezza del modello economico e sociale di sviluppo dell'agroalimentare italiano e di prevedere, in relazione alla stagione delle semine avviata in gran parte del Paese, l'incremento delle attività di controllo(per potenziare, d'intesa con le regioni, la sorveglianza sui prodotti sementieri in corso di distribuzione ed intervenire in presenza di sementi transgeniche non autorizzate);

Ad oggi non abbiamo la certezza scientifica che gli organismi OGM siano innocui per la salute
umana e per l’ambiente;

Il sindaco è autorità sanitaria locale e in questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica;

Considerato che
È vietato l'uso alimentare di OGM transgenici in quanto “a composizione naturale violata”. Èinoltre “Vietato” l'uso alimentare dei derivati (amido di mais, olio di mais e di soia,lecitina di soia) da vegetali transgenici, perché la loro composizione biochimica è diversa da quella naturale;

È vietato inoltre l'uso alimentare di OGM mutati da trattamenti radioattivi ( con raggi X o gamma, o neutroni veloci )e dei loro derivati, in quanto dichiaratamente mutati attraverso mutazione genetica;

Ilprincipio di precauzione è stato considerato elemento fondante della proposta presentata dalla
Commissione Europea per la revisione della normativa comunitaria sull'emissione deliberata di Organismi Geneticamente Modificati;

L’utilizzo, nel mondo e in Europa ,delle varietà “Ibride” (dette anche OGM ad alto rendimento) ha causato l'abbandono e, in alcuni casi, la scomparsa di ecotipi locali;

L'introduzione su scala mondiale degli OGM ha ulteriormente creato un divario tra i paesi ricchi e quelli poveri;

Constatato che
Si ritiene necessario adottare, a fronte di possibili richieste di autorizzazione per iniziare a coltivare prodotti OGM, misure idonee a garantire la biodiversità degli ecosistemi locali, le produzioni di qualità e tradizionali che il territorio esprime;

ESPRIME

La propria contrarietà alla sperimentazione, coltivazione e allevamento di organismi viventi, sia vegetali sia animali, ottenuti mediante manipolazione genetica, su tutto il territorio comunale;

CHIEDE

Che il Sindaco e la Giunta si attivino, utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione, per contrastare la coltivazione di tutti gli organismi geneticamente modificati nell’ambito del comprensorio di riferimento, a salvaguardia (oltre che della salute umana, dell’ambiente e della biodiversità agraria) delle produzioni agricole peculiari del territorio comunale, verificando la disponibilità dei Comuni limitrofi ad attivarsi congiuntamente, anche attraverso promozione in sede di Unione dei Comuni e Provincia e Regione;

All’ufficio Comunale di richiedere al Governo di mettere in atto tutte le azioni possibili al fine di procedere all’adozione della clausola di salvaguardia, così come previsto dall'articolo 23 della direttiva 2001/18/CE, a tutela della salute umana, dell'ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare italiano;

Al Sindaco ed alla Giunta, di dichiarare, con i provvedimenti conseguenti, il Comune di Firenze “Comune OGMFREE”;

Al Sindaco ed alla Giunta di garantire che nei bandi di gara emanati dal Comune per gli appalti pubblici di servizi e forniture alimentari destinati alla ristorazione collettiva, l'utilizzo di prodotti che non contengono OGM costituisca titolo preferenziale per l'aggiudicazione;

Al Sindaco ed alla Giunta di informare il consiglio comunale circa i controlli che le autorità competenti hanno effettuato per verificare l'utilizzo improprio dei citati OGM. Di informare, inoltre, attraverso incontri e comunicazioni scritte i produttori, se presenti, ed i rivenditori sul territorio
comunale sui rischi di “contaminazione” nell'utilizzo e di vendita di prodotti geneticamente modificati nella catena produttiva le cui conseguenze non sono attualmente prevedibili.
(s.spa.)