Lavori del Consiglio comunale in radio. Noferi, Xekalos (M5S) e Torselli (FdI-An): "Sconcertati dalla scelta di non rinnovare il servizio"

"Il solo streaming dal sito web non è fruibile con tutti i dispositivi"

È inaccettabile che l’Amministrazione, dopo aver insistentemente chiesto da mesi quale sarebbe stato il futuro per il bando della radio per lo streaming del consiglio comunale, scaduto il 31 dicembre 2014, oggi ci risponde che ha scelto di non rinnovarlo: una decisione presa dopo oltre sei mesi dalla scadenza; con la scusa del costo troppo elevato.
Siamo sconcertati da questa decisione, che ci appare molto lineare con le scelte politiche di questa Amministrazione: scelte che vanno nella direzione di chiudere la bocca a tutte le forze politiche. In questo modo infatti, si ledono i principi di trasparenza e di democrazia che devono invece essere garantiti, sempre e verso tutti.
Per non parlare della impossibilità per i cittadini di essere informati su ciò che viene discusso e deciso in Consiglio Comunale: la radio infatti era lo strumento più vicino ai cittadini, che permetteva loro di sapere davvero cosa accade nel Salone del Duecento, anche se impossibilitati ad essere fisicamente presenti, pensiamo ad esempio ai lavoratori.
Per anni abbiamo speso circa 30.000 euro l’anno per la diretta radio, una cifra esorbitante se paragonata ai costi che lo stesso servizio avrebbe oggi.
Lo streaming ad oggi inoltre, non è fruibile con tutti i dispositivi: abbiamo chiesto di eseguire una perizia informatica, dalla quale è risultato che la platea possibile è di 300.000 persone, di cui solo 3600 possono davvero accedere e vedere i video.
Per non parlare di quei cittadini che, nell’epoca degli smartphone e dei social network, decidono di registrare spezzoni del consiglio comunale per condividerli con altre persone interessate: per poterlo fare devono richiedere più autorizzazioni che non per accedere agli archivi della Nasa.
Scusate ma il dubbio che qualcuno abbia interesse a non far uscire fuori da Palazzo Vecchio le discussioni in consiglio comunale, ci pervade ogni giorni di più!
E questo noi lo troviamo assolutamente discriminatorio; invitiamo quindi la Giunta a valutare la possibilità di indire un nuovo bando a costi nettamente inferiori rispetto a quello scaduto il 31 Dicembre 2014. (s.spa.)