Schermi d'Identità', presentata la prima edizione della rassegna cinematografica sulle tematiche di genere
Prende il via sabato allo Spazio Alfieri, la prima edizione di ‘Schermi d’Identità’, la rassegna cinematografica sulle tematiche di genere promossa dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana e realizzata da Ireos comunità queer autogestita. Gli appuntamenti di ‘Schermi d’Identità’ avranno inizio alle 16.30; l’unico che fa eccezione è il film ‘Lengua materna’, che sarà proiettato giovedì 15 dicembre con inizio alle 18.30. Tutti sono ad ingresso gratuito.
Il progetto, presentato oggi a Palazzo Vecchio dall’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro e dal direttore del queer Festival Roberta Vannucci, ha l’obiettivo di sensibilizzare in tema di diritti e libertà dell’essere umano, in un’ottica di contrasto a ogni forma di discriminazione, in particolare quelle fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa.
“È una rassegna cinematografica portata avanti in collaborazione con Ireos, che poi è il promotore dell’iniziativa grazie ai fondi R.E.A.D.Y. della Regione Toscana, con cui abbiamo deciso di realizzare un progetto specifico sulle tematiche di genere con la proiezione di quattro film accompagnati ognuno da dibattiti con attori, sceneggiatori e personaggi che si occupano di questi temi”. “Di questa rassegna fanno parte quattro pellicole diverse tra loro, ma unite da un filo comune - ha spiegato l’assessore - che è quello di sensibilizzare la popolazione per l’abbattimento dei pregiudizi, in particolar modo in questo caso sulle tematiche LGBT, poiché siamo profondamente convinti che attraverso il confronto e il dialogo si riesca ancora di più ad abbatterli. È stato fatto tanto finalmente nel nostro Paese e ci auguriamo che, continuando in questa direzione, si riesca ad arrivare un giorno a dire che ci sono realmente diritti uguali per tutti”.
“L’idea del progetto è dare la possibilità non solo di riflettere sulle tematiche di genere attraverso la visione di un film, ma anche di incontrare persone con cui confrontarsi sul tema - ha detto il direttore del queer Festival Vannucci -. Attraverso l’uso del film e del dibattito si riescono infatti a mettere insieme le differenze che talvolta sembrano essere più di quelle che sono realmente”.
‘Schemi d’Identità’ vuole promuovere le forme artistiche, utilizzate per l’espressione di contenuti volti al contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere e orientati al pensiero critico, alla promozione di una cultura della conoscenza, del rispetto e dell’inclusione sociale delle persone appartenenti alla comunità LGBTIQA.
Il progetto è finanziato dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze in qualità di partner della rete R.E.A.D.Y. (che si propone di favorire politiche locali di parità rispetto all’orientamento sessuale e all’identità di genere e diffondere buone prassi sul territorio nazionale) e realizzato da Ireos comunità queer autogestita. (fp)
SABATO 19 NOVEMBRE ore16.30
Open Up to Me
(Kerron sinulle kaiken)
2013, Finlandia, 95’ v.o. sott. italiano Regia Simo Halinen
A coordinate il dibattito sarà presente l’attrice Vittoria Schisano
Maarit (Leea Klemola) è una quarantenne da poco operata per diventare donna. Dal momento della sua transizione Maarit vive una vita lontana dall’ex moglie e dalla figlia, ed costretta a un lavoro molto al di sotto della sua istruzione. Quando incontra Sami, insegnante e allenatore di calcio in crisi coniugale, sembra essere l'inizio di una nuova vita. Maarit è sicura di sé e della sua nuova vita, ma Sami non sembra essere in grado di affrontare i pregiudizi della società. Maarit si ritrova al centro di una struggente e vulnerabile rete di relazioni umana, ma il fantasma della sua vecchia vita rischia di mettere in pericolo l'equilibrio precario della sua nuova.
Open up to me parla del coraggio di essere se stessi e di fare le proprie scelte, anche se tutto e tutti sembrano essere contrari. Leea Klemola per questa interpretazione ha vinto uno Jussi, il premio cinematografico più importante della Finlandia.
SABATO 3 DICEMBRE ore 16.30
Né Giulietta né Romeo
2015, Italia, 104’ Regia Veronica Pivetti
A coordinate il dibattito saranno presenti Veronica Pivetti sceneggiatrice, regista ed attrice e Giovanna Gra sceneggiatrice del Film.
Rocco (Andrea Amato) ha sedici anni. Età di passioni, ribellioni, desideri e paure. Genitori separati ma presenti, progressisti e aperti: Manuele (Corrado Invernizzi), psicanalista molto cool e gran tombeur des femmes che proprio non riesce a mantenere discreta la sua affollatissima vita sentimentale e Olga (Veronica Pivetti) giornalista della carta stampata che, al contrario del papà, annaspa fra lavoro e una vita personale faticosa e incasinata. Ultima, ma non per questo meno importante, Amanda (Pia Engleberth), una nonna molto originale. Anacronistica e moderna insieme, assolutamente decisa a interloquire (a modo suo) con il nipote e i suoi tumulti adolescenziali.
Il film ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International
SABATO 10 DICEMBRE ore 16.30
I Toni dell’amore (Love Is Strange)
2014, USA, 98’ (doppiato) Regia Ira Sachs
A coordinate il dibattito sarà presente Maria Grazia Sangalli , presidente Avvocatura per i diritti LGBTI - Rete Lenford
Il regista gay Ira Sachs affronta in questo film una storia d’amore gay tra due uomini maturi. Il film, presentato in anteprima al Sundance 2014. Ben e George dopo 39 anni insieme riescono a sposarsi. Di ritorno dalla luna di miele li attendono amare sorprese. George perse il lavoro e senza sufficienti risparmi, non possono più permettersi l’affitto del loro piccolo appartamento in Chelsea. La soluzione provvisoria è separarsi: George si trasferisce a vivere con una coppia di poliziotti gay vicini di casa, e Ben va a vivere con suo nipote Elliot, sua moglie Kate, e col figlio adolescente a Park Slope. Mentre i due uomini affrontano la burocrazia ed il disagio per ottenere un nuovo appartamento – senza contare la sfida di vivere separati dopo decenni di notti passate insieme – la loro presenza nelle due diverse famiglie ha un effetto sottile ed imprevisto sulla vita e le relazioni di tutti i soggetti coinvolti...
Una storia multigenerazionale di amore e matrimoni messi alla prova da inattesi eventi. Il regista Sachs ha detto che questa vicenda gli è stata ispirata dalla legalizzazione dei matrimoni gay avvenuta nel 2011 nello Stato di New York.
GIOVEDI’ 15 DICEMBRE ore 18.30
Lengua materna
2010, Argentina, 80’ v.o. sott. italiano regia di Liliana Paolinelli
A coordinate il dibattito sarà presente Mirella Sandonnini , psicopterapeuta che da anni si occupa del mondo LGBTQI
Estela (Claudia Lapacó) scopre che la figlia Ruth (Virginia Innocenti), quarantenne, è lesbica e che l’ amica con cui vive da 14 anni in realtà è la sua fidanzata. Superato lo shock iniziale, Estela comincia un viaggio alla scoperta di un mondo a lei sconosciuto. Nel frattempo Ruth sta però attraversando un momento difficile nella sua relazione e percepisce la curiosità della madre come un’intrusione, perché nel suo tentativo di ‘accettare’, Estela inizia a immischiarsi nella sua vita. Ritroviamo qui le attrici preferite di Liliana Paolinelli, sempre maestre nel giocare sul sottile confine fra il surreale e il tragicomico che a volte caratterizza la vita. Una sceneggiatura tagliente e ottime interpretazioni ci permettono di indagare e approfondire l’insopprimibile amore di una madre.