Scontri in piazza San Marco, Bieber (PD): "Incomprensibile che alcune forze politiche non abbiano preso le distanze dai violenti"
Questo l’intervento del consigliere PD Leonardo Bieber
“Su quanto è accaduto sabato in piazza San Marco si sono sentite, purtroppo anche in consiglio comunale dai banchi dell’opposizione, ricostruzioni fantasiose e non rispondenti alla realtà, come ha detto la vicesindaca Giachi in risposta alla mia domanda di attualità. Non si trattava di una manifestazione di legittima protesta da parte di chi sostiene le ragioni del no al referendum, ma di un tentativo di creare disordini in città da parte di un gruppo di alcune centinaia di elementi violenti, in buona parte conosciuti alle forze dell’ordine, venuti a Firenze anche da fuori, antagonisti e anarchici in prima fila, che si sono infiltrati nella parte pacifica del corteo.
Anche in passato sono andate in scena manifestazioni di protesta in occasione della kermesse della Leopolda: ricordo quella degli autisti Ataf, quella dei lavoratori del Maggio Musicale, quella di chi protestava per la vicenda di Banca Etruria. Stavolta si trattava di tutt’altro. I manifestanti, a cui era stato concesso di fare un presidio in piazza SS.Annunziata e poi di spostarsi in direzione dei viali, hanno invece volutamente forzato il cordone della polizia (come dimostrano le immagini) in direzione piazza Duomo e non verso via XXVII Aprile per raggiungere la Leopolda. L’intento della testa del corteo era quindi quello di fare confusione in centro storico, come dimostrano anche le scritte lasciate sulla facciata del liceo Michelangelo. Questo è ciò che è successo. Non è stata vietata la possibilità di manifestare; è stato impedito che si danneggiasse la città, e il costo è stato di 13 agenti rimasti feriti.
È incomprensibile che alcune forze politiche non abbiano preso le distanze dai violenti: le piazze non si difendono in base al colore delle bandiere.
Troviamo in particolare gravi le dichiarazioni della vicepresidente del consiglio Verdi, proprio per il ruolo che ricopre. Gravi e del tutto sbagliate nel merito: proprio lei che dice di voler difendere con il ‘no’ la Costituzione, si è fatta paladina di chi della Costituzione, sabato a Firenze, ha calpestato i principi più elementari, quelli della convivenza civile”. (fdr)