Bilancio, l'assessore Perra: "Il rendiconto 2014 non presenta alcuna criticità, il Comune si adeguerà ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti entro i 60 giorni previsti"
“Il rendiconto dell’esercizio 2014 non presenta alcuna criticità, le eccezioni mosse dalla Corte dei Conti riguardano la metodologia utilizzata per il fondo svalutazione crediti della Tari a rendiconto. Il Comune si adeguerà ai rilievi entro i 60 giorni previsti”. Così l’assessore al Bilancio Lorenzo Perra in merito alle eccezioni mosse dalla Corte dei Conti. “Reputo tuttavia che l'applicazione formale del principio contabile produca in questo caso un paradosso per i contribuenti – ha proseguito Perra - chiediamo loro di alimentare un fondo svalutazione crediti per questa entrata che sappiamo sarà incassata al 92% (sebbene non in un anno) e non al 52 per cento, ovvero chiediamo di pagare più del dovuto, senza una motivazione economica, ma solo appunto formale”.
“Il rendiconto dell’esercizio 2014, chiuso peraltro con un risultato di amministrazione positivo di 30.212.273,43 euro – ha proseguito Perra - non presenta dunque alcuna criticità. Il Comune ha eseguito gli adempimenti previsti dal decreto legislativo 118 del 2011 e ha ricalcolato al primo gennaio 2015, a seguito delle operazioni di riaccertamento straordinario dei residui, il risultato di amministrazione positivo di 65.961.939,88 euro. L’applicazione dei vincoli, e in particolare il fondo svalutazione crediti, ha generato un disavanzo che è stato ripiananto in 30 anni, come riportato nell’apposita delibera consiliare e come previsto dalla normativa vigente. È pertanto perfettamente legittimo”.
“Le eccezioni mosse dalla Corte dei Conti – ha spiegato l’assessore - riguardano la metodologia utilizzata per il fondo svalutazione crediti della Tari a rendiconto, calcolato considerando anche i dati forniti dalla società di gestione del servizio e su un arco temporale decennale anziché quinquennale. La ratio della norma è quella di considerare per intero tutte le entrate applicando un corrispondente accantonamento a fondo crediti dubbia esigibilità per quelle di difficile riscossione integrale, il cui ammontare è determinato in considerazione sia delle dimensioni degli stanziamenti relativi ai crediti formati negli esercizi sia della loro natura”.
“La metodologia utilizzata per il calcolo della svalutazione crediti del suddetto tributo in sede di riaccertamento dei residui riflette il fatto che i dati presenti in contabilità nel periodo 2010-2014 sono parziali e non indicativi della performance di riscossione, in quanto il tributo è stato gestito dalla società Quadrifoglio dal 2005 al 2011, rientrando nella competenza e nella contabilità dell’ente solo a partire dal 2012. Pertanto, le poste contabili considerate nel periodo antecedente al 2012 riguardano unicamente riscossioni coattive della precedente Tarsu, mentre a partire dalle annualità successive è presente contabilmente anche la riscossione volontaria. Per questi motivi, si è ritenuto di calcolare la svalutazione utilizzando anche dati extracontabili che riflettessero il reale ciclo di riscossione del tributo, ratio della normativa sull’armonizzazione contabile. Peraltro, l’attività di lotta all’evasione tributaria (in particolar della Tari) che si sta sviluppando in questi ultimi due esercizi consentirà di recuperare parte del differenziale richiesto dalla Corte”. (sc)