Inquinamento acustico, Bettini: «Firenze non solo è in regola ma addirittura all'avanguardia»

Le precisazioni dell'assessore all'ambiente a proposito di uno studio realizzato in occasione della European Mobility Week

«Firenze è in regola ed è tra prime città in Italia, in ottemperanza ad obblighi di origine comunitaria, ad avere approvato la ‘mappatura acustica strategica’ nel 2012, che verrà aggiornata nel 2017 e il ‘piano d’azione strategico’, ratificato nel 2009 per la prima volta ed aggiornato nel maggio di quest’anno». È quanto precisa l’assessore all’ambiente Alessia Bettini a proposito di da uno studio, realizzato in occasione della European Mobility Week, che ha preso in esame 20 città della penisola.
«Dire che in una città i livelli di rumore raggiunti sono 88,6 decibel, che appare nella ricerca come valore attribuito alla città di Firenze, non significa nulla – ha sottolineato rispondendo ad un ‘question time’ nel consiglio comunale di questo pomeriggio - e, soprattutto, non corrisponde ai valori che l'amministrazione comunale, in applicazione di un decreto legislativo del 2005, ha rilevato e rileva nella mappatura acustica strategica».
«Le misurazioni di rumore – ha aggiunto l’assessore Bettini – sono soggette a norme specifiche di derivazione comunitaria che prescrivono rigidamente tecniche, strumenti, durata e perquanto riguarda l'Italia il riferimento normativo risale al 1997. Nelle notizie apparse non si fa minimamente riferimento a ciò, ma ci si limita a dichiarare un valore assoluto misurato peraltro in un’unica postazione».
«Per meglio chiarire il concetto - ha proseguito l'assessore all'ambiente - occorre evidenziare che i livelli di rumore in città variano da zona a zona in maniera anche significativa e si modificano prevalentemente in rapporto alla presenza del traffico veicolare, principale fonte di tale problematicità. Dalle tabelle pubblicate anche sul sito di Arpat e del Comune relative alle misure di rumore della popolazione esposta al rumore stradale con indicatori europei e Italiani, che compongono la ‘mappatura acustica di Firenze’, si evince che la popolazione esposta ad una rumorosità sopra a 65dBa nel periodo notturno non supera l’ 1.4%».
«Il cosiddetto ‘piano di classificazione acustica, che il Comune di Firenze ha approvato fin dal 2004 – ha precisato -stabilisce i limiti massimi di rumore ammissibili per ciascuna area della città, mentre il ‘Regolamento delle attività rumorose, approvato nel 2005, disciplina le modalità di svolgimento delle attività economiche temporanee e permanenti in città, in funzione del rispetto dei limiti di legge, calati nella realtà fiorentina con il ‘Piano di classificazione. Tra gli atti approvati dall’amministrazione ‘piano di risanamento acustico che ha individuato e messo in atto, soprattutto nell’edilizia scolastica, azioni di contenimento del rumore ambientale».
«Su queste tematiche – ha concluso l’assessore Bettini – non solo è in regola ma è all’avanguardia grazie anche alle sperimentazioni effettuate con due progetti europei finanziati con i fondi del programma ‘Life+’». (fn)