Asili nido, Giachi: «Il Comune sta già provvedendo a gestire le iscrizioni e la nuova tariffa agevolata che sostituisce i buoni servizio»
«L'amministrazione sta già provvedendo a gestire le iscrizioni e la nuova tariffa agevolata che sostituisce i buoni servizio. Non ci risulta nessun caos». Così la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi replica ai consiglieri di Firenze riparte a sinistra sugli nido.
«I ‘buoni servizio’ – ha ricordato - facevano parte di un progetto regionale: il progetto ha sempre avuto durata annuale e il Comune di Firenze non ha mai garantito che tale progetto ci sarebbe stato nell’anno educativo successivo, proprio perché dipendente dalla volontà regionale, che lo gestisce con fondi del FSE. Il Comune, una volta venuto a sapere del nuovo progetto regionale, ha avvertito immediatamente i gestori privati del fatto che i buoni servizio servizio non ci sarebbero più stati, e successivamente, sul proprio sito, è stato illustrato il nuovo progetto regionale ben prima dell’avvio delle iscrizioni. A tutte quelle famiglie che poi si sono rivolte agli uffici comunali, è stato detto espressamente del cambio di progetto e delle implicazioni che questo avrebbe avuto».
«Preiscriversi ad un asilo privato – ha proseguito la vicesindaca – non implica togliersi dall’elenco dei nidi comunali, anzi, per poter ottenere i vecchi buoni servizio che i nuovi posti a retta agevolata è indispensabile essere iscritti nelle liste di attesa per i nidi comunali.
Le famiglie che hanno già fatto la pre-iscrizione presso un nido privato possono ugualmente ottenere posti a retta agevolata, basta che la famiglia abbia fatto regolare domanda al momento dell’iscrizione ai nidi comunali, indicando di essere interessati a posti in strutture private accreditate, scegliendo da una a tre strutture private fra quelle opzionabili e indicando il valore Isee del nucleo familiare. Sulla base della posizione in graduatoria, ottenuta con i criteri esposti nella DD 3454 del 13 maggio 2016, verrà o meno assegnato il posto a retta agevolata, indipendentemente, quindi, dal fatto che il/la bambino/a, sia stato preventivamente iscritto alla struttura privata».
«Il caos, dunque – ha concluso – cercano di montarlo come al solito le opposizioni, noncuranti di allarmare le famiglie pur di occupare qualche riga sulle cronache. Le regole le ha cambiate la Regione causando una certa complessità per i comuni più grandi nella gestione del provvedimento. Come sempre l’amministrazione comunale farà in modo di gestire la complessità sì che le famiglie possano beneficiare al massimo del contributo. E, comunque, le poche che finora hanno protestato hanno ricevuto assistenza e supporto». (fn)