Nubifragio 2015, Amato (Alternativa Libera): "Creare un fondo straordinario per i danni dei cittadini, inaccettabile che Comune e Regione se ne lavino le mani"

La consigliera presenta una mozione: "Aiutare i cittadini con risarcimenti e agevolazioni fiscali"

“I danni del nubifragio del 1 agosto dell'anno scorso sono stati ingenti e se il Governo ha deciso di snobbare i cittadini fiorentini, altrettanto non possono fare Regione e Comune”. Così Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, interviene in merito ai danni del maltempo della scorsa estate e presenta una mozione in consiglio comunale: “Necessario un fondo straordinario e agevolazioni fiscali, per aiutare i cittadini”.
“E' inaccettabile - sottolinea la consigliera - che l'amministrazione, dopo quanto successo, si sia limitata ad augurarsi e ad auspicare l'esito positivo dei risarcimenti delegando tutto a Regione e Governo”. “Il violento nubifragio dell'anno scorso ha creato danni notevoli e le richieste dei privati sembrano essere di circa una ventina di milioni di euro” prosegue la consigliera comunale che rilancia: “Considerato che il governo Renzi si è dimenticato di Firenze e altre città, riconoscendo lo stato di emergenza nazionale solo per Siena, Comune e Regione non possono fare altrettanto”.
Da qui la proposta, messa nero su bianco in una mozione: “Il sindaco si impegni ad individuare e costituire un fondo straordinario con le risorse per i risarcimenti e indennizzi, anche parziali, e agevolazioni fiscali a singoli cittadini e piccole aziende danneggiate dal nubifragio del 1 agosto 2015. Preveda quindi nel bilancio comunale, anche con il possibile cofinanziamento della Regione e del Governo, un fondo con le risorse sia per interventi di recupero ambientale ed edilizio di adeguamento ai cambiamenti climatici in corso, che per indennizzi a singoli cittadini e piccole aziende danneggiate da eventi particolarmente calamitosi del prossimo futuro. I rimpalli tra enti – conclude Miriam Amato - poco importano ai tanti che hanno subito danni un anno fa”. (fdr)