Tav, Amato (Alternativa Libera): "Fermare lo sperpero di denaro pubblico, troppe anomalie"

"Nardella tenta di emulare Renzi, ma per adesso il progetto è solo un grande bluff"

“Fermare lo sperpero di denaro pubblico, troppe le anomalie visibili, il progetto tav è un grande bluff”. Così Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, interviene in consiglio comunale in merito alla discussione in corso sul mini sottoattraversamento fiorentino.
“Nardella – sottolinea Miriam Amato – ha emulato Renzi che nel 2009, per la stazione Foster, chiese una revisione del progetto, con conseguente riunione a Roma e rinvio per le decisioni finali. In quel caso il progetto rimase invariato ma l’amministrazione presentò come vittoria la svendita di Firenze per 80 milioni di euro di compensazioni. Di quei soldi se sono visti finora oltre 20 milioni per un progetto che avrebbe sventrato la nostra città”.
“Dal summit romano è uscita la proposta del mini tunnel – sottolinea la consigliera – che in realtà è l'ennesimo grande bluff che accontenta i protagonisti di questo teatrino: Rfi risparmia, Rossi non viene smentito e Nardella propone un'alternativa alla Foster, tutta da definire”. Amato considera come unica nota positiva "con i nuovi progetti bisogna bloccare tutto e ci vuole una nuova valutazione di impatto ambientale, anche se gli effetti sulla falda acquifera purtroppo si sono già verificati: la Foster ha già creato una diga sulla falda. Inoltre dopo aver speso oltre un milione di euro, l’auditorium Ottone Rosai ad oggi è ancora inutilizzabile”. “Vi siete recati a Roma senza proposte – stigmatizza la consigliera – quelle enunciate per migliorare i treni regionali e aumentarne la frequenza erano già previste nell'ultimo accordo fra Regione ed Rfi di aprile scorso, così come le nuove tecnologie di cui si parla per i 3 minuti fra i treni”.
“Sono molti i problemi irrisolti, dal concentrare il tutto a SMN, già congestionata, all'impatto sulla tramvia, ma dobbiamo stare tranquilli – conclude Amato – ora è estate se ne riparla a settembre, intanto si continua a decidere tutto nelle stanze del potere, lontano dai cittadini che restano spettatori indesiderati”. (s.spa.)