Tav, Amato (Alternativa Libera): "Presidente Rossi, è caso di amnesia oppure ignora il sistema ferroviario toscano?"
“Il presidente Rossi, se avesse parlato con i pendolari avrebbe saputo che sono contrari al tunnel Tav e che non serve a nulla. Il vero ‘tappo’ di Firenze è a Rovezzano, dove ci sono le interferenze e i pendolari tutti i giorni fanno l’inchino all’Alta Velocità, dando la precedenza alle Frecce per l’ingresso sulla linea Direttissima Firenze-Roma”. Cosi la consigliera Amato di Alternativa Libera riprende la lettera di ieri inviata a Rossi e Nardella dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima. “I pendolari del Valdarno sono contrari non solo al tunnel – aggiunge Amato – ma anche alla separazione dei flussi ferroviari, tanto desiderata da Rossi, perché viene intesa dalla Regione come lo spostamento dei pendolari dalla Direttissima alla linea Lenta-Storica, per Pontassieve, con aumento dei tempi di viaggio e dei ritardi”. Ma la separazione dei flussi ferroviari da S. M. Novella esiste già, senza tunnel: è lo Scavalco da Rifredi a Castello. “Il presidente Rossi deve avere la memoria corta – ironizza Amato – se si è dimenticato che il 1° dicembre 2011 fu lui stesso, insieme all’allora AD di Ferrovie, Moretti (vedi foto allegata), a celebrare l’inaugurazione dello Scavalco”. Proprio il presidente definì questa come “un’opera moderna e utile, oltremodo nevralgica perché, smistando il traffico tra i treni dell’alta velocità, quelli regionali e i merci, eliminerà molti elementi di disagio legati alla mancanza di puntualità” e che ne avrebbero beneficiato i pendolari di Prato e di Pistoia, di Montecatini e Viareggio, ricorda la consigliera Amato, che conclude: “Rossi, quindi, segua il consiglio dei pendolari. Cancelli il tunnel e utilizzi le risorse risparmiate nel nuovo tracciato di superficie, nel trasporto ferroviario regionale e fiorentino e nell’acquisto di altri nuovi treni regionali per i pendolari”. (s.spa.)