Tav, Amato (Alternativa Libera): "Il sindaco fa proprie le critiche dei comitati, ma il Consiglio no"

"Il Consiglio boccia i miei 4 ordini del giorno su progettazione partecipata, studi dell'Università, risorse e priorità al treno metropolitano"

“Con dieci anni di ritardo, il sindaco dà ragione alle critiche mosse dal comitato No Tunnel Tav, ma il Consiglio Comunale boccia gli ordini del giorno su progettazione partecipata, studi dell'Università sul tracciato di superficie, risorse e priorità al treno metropolitano”. Così è intervenuta Miriam Amato, di Alternativa Libera, nel corso del consiglio comunale odierno. “Da anni – fa presente la consigliera Amato – il comitato evidenzia le numerose criticità del progetto del sottoattraversamento e della stazione Foster, con le 20 prescrizioni presenti già dalla fase di valutazione d'impatto ambientale, e criticità evidenti, ad oggi non risolte: dall'impatto sulla falda acquifera nella zona delle Tre Pietre e a Campo di Marte, con dislivelli preoccupanti, alle opere di mitigazione insufficienti, così come la diga creata dalla stazione Foster”.
“Si tratta di un progetto che è già costato 760 milioni di euro e per cui la magistratura ha evidenziato un sistema corrotto e criminogeno – prosegue Amato – e lo scavo, inoltre, avrebbe un forte impatto sugli edifici adiacenti, soprattutto con l'uso di una sola fresa. Tutte questioni di cui si parla ormai da 10 anni e che l'Università di Firenze, con architetti e ingegneri, ha analizzato in ogni sfaccettatura, proponendo delle alternative di superficie, che garantirebbe alla città anche una risposta di mobilità differente. Ad ottobre del 2014 abbiamo riportato tutte queste criticità al Sindaco: oggi possiamo affermare che siamo degli interlocutori credibili, le criticità riconosciute anche dal Sindaco sono ampiamente condivise, e per questo ora tutta la competenza di questi anni di studi e progetti alternativi sono al servizio della cittadinanza e della città”.
Sotto questo aspetto Miriam Amato chiede all’amministrazione di avviare “un percorso di progettazione partecipata”. “E’ necessario non vanificare le competenze del territorio: possiamo e dobbiamo investire i soldi sul treno metropolitano e regionale, puntando su una mobilità alternativa, che l'Università ha approfondito e su cui si potrebbe lavorare in modo condiviso. I finanziamenti – conclude Amato – devono essere spesi per il treno metropolitano e regionale, che devono avere la priorità. Per questo ho presentato quattro ordini del giorno che però sono stati bocciati incredibilmente dalla maggioranza del PD del Consiglio Comunale, credo che le dichiarazioni del Sindaco non siano state ancora metabolizzate dall'interno del suo partito suo partito”. (s.spa.)