Tav, Scaletti (La Firenze viva): "Cosa ha spinto anche il Comune a cambiare idea?"

“L'assurdità del progetto del sottoattraversamento era nota da anni e la nostra contrarietà anche. Ma a questo punto occorre domandarsi cosa abbia spinto l’amministrazione comunale, regionale e il governo nazionale a cambiare idea su un progetto sul quale ci si è accaniti in questi anni, sul quale si sono spesi così tanti soldi”. Lo detto Cristina Scaletti intervenendo, questo pomeriggio, in consiglio comunale.
Secondo l'esponente dell'opposizione “cambiare idea è lecito, perfino segno di civiltà e intelligenza. Ma occorre chiedersi quale sia il vero motivo che spinge l’amministrazione comunale a fare le dichiarazioni che recentemente sono state fatte e che mettono in dubbio il progetto di sottoattraversmento”. 
“E questo – ha aggiunto dopo che comitati, urbanisti, geologi , esperti e magistratura hanno  portato in questi anni elementi di problematicità rispetto al progetto.
Non vorrei che  il vero problema fosse la fragilità del sottosuolo di Firenze, la fragilità del sistema complessivo che è sotto i nostri monumenti, che determina la stabilità o meno dei nostri monumenti. E vorrei essere rassicurata dal sindaco su questo. L’esempio più clamoroso è il recente crollo del Lungarno Torrigiani al quale abbiamo assistito attoniti insieme al mondo intero, senza che nessuno sia riuscito a spiegarci come sia stato possibile che per la rottura di un tubo dell’acqua crolli un lungarno. E allora la domanda è cercare di capire lo stato del sottosuolo di Firenze.
“Dunque – ha concluso la consigliera Scaletti - sulla vicenda del sottoattraversamento, la prima domanda cui deve rispondere l’amministrazione per tranquillizzare i cittadini è se sia lo stato del sottosuolo fiorentino  la causa dello stop ai lavori per il tunnel Tav, la causa del ripensamento, la sua fragilità, più volte denunciata da vari esperti. Perché se fosse questo oggi sarebbe davvero tanto e troppo tardi.  Su questo punto chiediamo rassicurazioni, certezze” . (fn)