Partecipazione, Amato: "Verso il regolamento comunale dopo l'audizione del professor Allegretti in commissione affari istituzionali"

Comunicazione della consigliera di Alternativa Libera

"Si va verso il regolamento comunale sulla Partecipazione dopo l' audizione del professor Giovanni Allegretti in commissione affari istituzionali, uno dei massimi esperti di bilancio partecipativo e della pianificazione territoriale condivisa e attuale membro dell’autorità per la Partecipazione della Regione Toscana”. Lo ha sottolineato, in una comunicazione nella seduta di oggi del consiglio comunale, Miriam Amato (Alternativa Libera)
“Sarà un regolamento basato sui valori – ha spiegato - che darà alla partecipazione una eccezione pedagogica, per ottenere un sistema di interazione fra cittadini e amministrazione, capace di promuovere una fiducia reciproca tra le persone. Analizzeremo i presupposti ed i valori inderogabili necessari, per aumentare l’efficacia e la qualità dei percorsi partecipativi deliberativi. Approfondiremo i metodi dei percorsi partecipativi co-decisionali, in grado suscitare alleanza fra amministratori, tecnici e cittadini nel formulare proposte realistiche. Tratteremo l’adozione di alcuni strumenti utili a favorire il rapporto con i cittadini attraverso canali di comunicazione trasparente e diretta”.
“Sono convinta – ha aggiunto la consigliera Amato - che un lavoro trasversale darà degli ottimi risultati e l’appoggio del professore Allegretti in questo percorso rappresenta un ottimo punto di partenza. L’uso e l’abuso della parola ‘partecipazione’ utilizzato in modo inadeguato nell’ambito politico ha determinato la necessità, oggi, di ripartire, per ricostruire una nuova base di comunicazione e dialogo tra cittadini e istituzioni locali, basata sulla fiducia reciproca. La partecipazione vista lungo un continumm ha da un estremo la partecipazione passiva, non partecipazione, e all’altro spazi di co-decisione, in cui i cittadini possano percepire come fattiva la loro capacità di intervenire nelle scelte Le amministrazioni devono fornire risposte specifiche alle varie proposte e richieste emerse durante i percorsi partecipativi. Infatti la Regione Toscana (con la Legge 69/2007) impone l’obbligo anche alle amministrazioni locali (art. 10) a rispondere agli abitanti, per motivare le scelte finali assunte rispetto alle posizioni emerse nel percorso partecipativo”. 
“In tale ottica – ha concluso la consigliera di Alternativa Libera- cercare di forgiare un percorso partecipativo, che possa essere percepito dai potenziali partecipanti come “effettivo” non serve solo al fine di assumere decisioni in comune, democratizzando gli spazi di decisione, ridistribuendo il potere e ricostruendo la fiducia tra amministrazione e cittadini, ma serve anche a perfezionare le politiche pubbliche, adattandole meglio alle necessità degli abitanti. Serve a valorizzare saperi d’uso e saperi esperti esistenti sul territorio per la concezione di nuove alternative progettuali o di nuovi partenariati sociali ed economici". (fn)