Cristina Scaletti (LFV): "Bolkestein, mercati, Piazza dei Ciompi e la città senza decisioni"

“Ieri c’è stata la manifestazione nazionale degli ambulanti che – stanchi di promesse, rinvii, audizioni e tavoli da parte di una maggioranza che non decide – hanno deciso di riversarsi sulle strade di Firenze e dire il loro (e il nostro) no convinto alla Bolkestein per quanto li riguarda. L’errore clamoroso che é stato fatto a livello nazionale – commenta la capogruppo de La Firenze Viva Cristina Scaletti –è stato di includere i mercati nell’applicazione della direttiva. Una direttiva che esclude gioco d’azzardo, servizi bancari e finanziari e trasporti pensa di combattere i monopoli abbattendosi contro gli ambulanti. Curioso in effetti. E uno stato che per anni ha detto, fatto e permesso ad ambulanti e balneari cose che oggi non solo rinnega sottraendosi anche dall'interpretare una realtà oggettiva: chi sono i veri monopolisti nel nostro paese e nella nostra città? Sono i banchi a conduzione familiare o sono le grandi catene a cui sarà permesso di partecipare ai bandi introdotti dalla direttiva, pur con le opportune limitazioni sancite dalla conferenza Stato Regioni introdotte per rimediare a un vero e proprio disastro nazionale? Allora oggi forse, più che dirsi disponibile al dialogo e criticare gli ambulanti esasperati il sindaco Nardella e l'assessore Bettarini dovrebbero dirci che idea ha della città, come se la immagina, cosa pensa di piazza dei Ciompi e del destino del Mercato delle Pulci, come pensa di poter continuare a dissolvere i mercati e banchi regolari e assistere silente alla loro sostituzione con un abusivismo crescente, come intenda difendere il piccolo commercio, quello a sede fissa e quello ambulante. E dovrebbe dare risposte visto che ancora nessuno conosce ad esempio come saranno ridefinite le aree mercatali.
Insomma abbiamo bisogno di chiarezza. Tutti. Abbiamo bisogno di sapere se domani in piazza dei Ciompi ci sarà il Mercato delle Pulci come tutti auspichiamo e come atti e maratone dell’ascolto hanno deciso oppure se ci sarà un mercato rionale alimentare, vogliamo conoscere le aree mercatali perché così avremo un’idea di città partecipata.
Non può rimanere tutto nella testa del sindaco Nardella e dell’assessore Bettarini perché, con tutto il rispetto, Firenze merita di più. Così come meritano di più coloro che sono direttamente coinvolti nelle scelte dell'amministrazione i quali assistono increduli e sconcertati a continui cambi di direzione. Perché oggi l’unica cosa certa è una città paralizzata dal traffico, straziata dai continui cantieri, molti dei quali si saranno rilevati inutili se – giustamente, ma con anni di ritardo e a lavori già iniziati – il sindaco dice no al tunnel tav. Una città dove l’abusivismo è ormai capillarmente diffuso, dove tutto è terribilmente dominato dall’entropia, dove si dice tutto e il contrario di tutto, Nell’era degli slogan e delle smentite – conclude Cristina Scaletti – domina però un'immagine: il crollo del Lungarno Torrigiani, emblema di questa amministrazione che assiste impotente al naufragio di Firenze”. (s.spa.)